Betti replica a Pieragnoli: “Le prescrizioni vanno rispettate”
Il sindaco di Cascina stigmatizza anche i toni offensivi usati da ConfCommercio Pisa
«Abbiamo apprezzato l’impegno e i risultati raggiunti dagli esercenti della Tosco-Romagnola e da Confcommercio per l’evento del 20 novembre, spiace però leggere la presa di posizione dell’associazione e soprattutto i toni usati nei confronti dell’amministrazione comunale». Inizia così la risposta di Michelangelo Betti, sindaco di Cascina, alle parole usate da Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa. Argomento del contendere una multa elevata agli organizzatori per l’errata apposizione dei necessari cartelli stradali per deviare il traffico dalla Tosco-Romagnola, rimasta chiusa per tutta la durata della manifestazione.
«In una manifestazione organizzata su una strada con alti numeri di traffico – continua il sindaco Betti –, il rispetto delle prescrizioni sulla segnaletica rappresenta il primo indice di sicurezza per i cittadini e per gli esercenti stessi. Nonostante i contributi ricevuti dall’associazione, per l’iniziativa è stata garantita anche la piena disponibilità da parte degli uffici comunali. L’avvio e lo svolgimento sono stati resi possibili dal lavoro degli agenti della Polizia municipale e degli operai in reperibilità, a partire dalla sera antecedente la manifestazione, che hanno integrato in maniera significativa i cartelli stradali, anche riparando a grossolani errori di posizionamento. Il tutto per garantire la sicurezza dei cittadini. La collaborazione non esime comunque da controlli e possibili sanzioni. In questo caso anche di limitato impatto rispetto alle misure dell’evento”.
Quel che l’amministrazione comunale non può tollerare, però, sono le parole offensive usate da Confcommercio. “Certo, critiche e lamentele potrebbero anche essere comprensibili, ma risultano del tutto offensive alcune frasi nell’uscita pubblica di Confcommercio. Da due punti di vista – sottolinea e conclude Michelangelo Betti –: da un lato è molto sgradevole vedere un attacco del genere alla Polizia municipale, non riconoscendone il lavoro; dall’altro è poco tollerabile vedere reiterata in una nota ufficiale la ‘divisione del mondo’ tra oziosi lavoratori dipendenti e instancabili lavoratori autonomi. Esistono le differenze tra i due tipi di lavoro, ma dividere la società non è mai una scelta opportuna e il rispetto reciproco dovrebbe essere sempre il primo impegno»”.