Progettare il riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento è tornato molto di moda perchè, a differenza dei modelli che venivano utilizzati in passato, tra gli anni '50 e gli anni'70, i sistemi moderni sono molto migliorati dal punto di vista dell'efficienza energetica permettendo un sensibile risparmio in bolletta. Questa tipologia di impianto di riscaldamento viene installata sotto il pavimento mediante un sistema di tubazioni collegate a pannelli isolanti che emanano calore dal basso verso l'alto. Il calore può essere prodotto o da resistenze elettriche o dall'acqua calda che fluisce nelle tubazioni. Per riscaldare l'acqua si possono utilizzare sistemi a impatto quasi zero sull'ambiente, come la pompa di calore e i pannelli solari. È un impianto ancora molto costoso, ma con gli incentivi fiscali si può ridurre di molto l'investimento complessivo. Il Superbonus 110% nel 2023 permetterà di ridurre le spese del 90%, confermandosi ancora una volta il bonus fiscale più conveniente. Il riscaldamento a pavimento consente, in ogni caso, un ritorno dell'investimento in poco tempo, perché il risparmio è evidente sin dai primi utilizzi e, se associato a sistemi di alimentazione efficienti, la riduzione dei costi è ancora più alta.
Per usufruire della massima efficacia dell'impianto è importante scegliere con attenzione come progettare il riscaldamento a pavimento, perché il materiale utilizzato per la pavimentazione incide sull'efficienza e, quindi, potrebbero esserci delle rese minori a causa della trasmittanza, il parametro che misura la resistenza termica tra i materiali.
In questo approfondimento analizziamo tutti i casi possibili.
Riscaldamento a pavimento con parquet
Il legno non è un buon conduttore di calore, ma ha la capacità di trattenerlo e quindi di rilasciarlo un po' alla volta, anche quando l'impianto è spento. In questo modo, inoltre, il calore si diffonde in maniera uniforme e ciò favorisce il comfort abitativo.
Per questo motivo è consigliato dai professionisti, anche se ha un piccolo difetto: nel tempo il calore che proviene dal basso potrebbe danneggiarlo. Per conservarlo il più a lungo possibile, bisogna gestire bene la posa in opera intervenendo con trattamenti specifici.
Riscaldamento a pavimento con grès porcellanato
Il grès porcellanato è il più consigliato per tanti motivi: ha un ottimo rapporto qualità/prezzo, diffonde il calore in maniera uniforme e non richiede tanta manutenzione.
Riscaldamento a pavimento con il cotto
Il cotto era un materiale molto diffuso qualche decennio fa, ma attualmente viene utilizzato preferibilmente nelle abitazioni in stile rustico, come le case di campagna o in collina. Ha però delle enormi potenzialità, soprattutto se associato ad un impianto di riscaldamento a pavimento. La sua composizione lo rende, infatti, ideale per diffondere il calore proveniente dal basso. Scegliendo il cotto per un progetto di ristrutturazione della casa a Pisa si potranno toccare con mano le performance e le potenzialità di questo materiale di elevata qualità, sia per un rustico in campagna sia per un appartamento o una casa in città.
Riscaldamento a pavimento con marmo e granito
Il marmo e il granito sono tra i materiali più utilizzati per realizzare le pavimentazioni di una casa. Hanno un'alta conducibilità termica, ma per la posa necessitano di un massetto che provoca un ispessimento della lastra portando ad una conseguente riduzione della capacità conduttiva del calore.
Prima di scegliere questa particolare tipologia di materiali, bisogna tenere conto dell'umidità presente in una casa, in quanto risultano molto suscettibili a questa problematica. Per avere le massime prestazioni si consiglia di installare questa tipologia di pavimento in abitazioni con umidità al di sotto del 60%.