La Provincia di Pisa entra nella top ten
Nella classifica sulla qualità della vita stilata annualmente dal Sole24Ore, la Provincia di Pisa vive un trend di grande miglioramento. Dopo la stazionaria 40ª posizione degli anni della pandemia, 2019 e 2020, nel 2021 aveva fatto registrare un balzo in avanti, con la 22ª piazza. Il quotidiano per il 2022 fa registrare, per l’area pisana, un nuovo record: la 10ª posizione nazionale per la qualità della vita. Migliorano gli indicatori di vivibilità, dunque, anche se restano alcune criticità come quelle sull’abitare e sulla sicurezza.
Nel contesto nazionale, le aree metropolitane di Bologna (prima) e Firenze (terza) fanno brillare l’Emilia e la Toscana, che rafforzano in generale le proprie performance in chiave positiva. Tra le prime dieci entra infatti anche Parma al 9° posto, con Reggio Emilia a breve distanza al 13°. In cima alla classifica ci sono anche altre tre province toscane: Siena insegue Firenze e arriva al 4° posto (+11 posizioni), e poi appunto Pisa decima (+12 posizioni). A premiarle sono soprattutto i piazzamenti nelle categorie “Cultura e tempo libero”, dove vince Firenze e Siena è quarta; e “Ambiente e servizi”, dove vince Pisa e Firenze è sesta.
«Un altro balzo in avanti di 12 posizioni rispetto al 2021 e di ben 44 rispetto al 2018 - ha commentato su Facebook il sindaco di Pisa Michele Conti - anno del nostro insediamento: entriamo nella top ten della classifica che mette in fila le 107 province italiane. Fra i vari indicatori c’è un risultato che mi inorgoglisce molto: siamo al primo posto in Italia nella classifica “ambiente e servizi”! Anche il nostro lavoro sulle piste ciclabili, sulla realizzazione di parchi e più in generale l’attuazione di politiche green danno i risultati sperati. La strada giusta è tracciata, andiamo avanti!»
I principali indicatori
Sulla pagina dedicata del Sole24Ore si possono confrontare tutte le province italiane. Per quanto riguarda Pisa, il testa-coda su ciò che funziona e cosa no resta a grandi linee lo stesso. Cioè: bene il contesto di vivibilità, discreto il lavoro, male la sicurezza.
La Provincia occupa posizioni elevate nei settori “Ambiente e servizi” (primo posto, +22 rispetto 2021), che comprende parametri su asili nido, aree giochi e piste ciclabili, e in “Demografia e società” (quarta, +4), che segna ad esempio la presenza di medici specialisti ogni diecimila abitanti e il grado di istruzione della popolazione.
Bene anche “Cultura e tempo libero” (19ª, +3), che valuta il patrimonio museale, l’offerta di spettacoli e la presenza di strutture per il benessere. Innumerevoli, infatti, le proposte offerte da tutta la Provincia di Pisa, sia per i propri abitanti, sia per il gran numero di visitatori via via crescente: cinema, teatri, spettacoli, concerti ma anche intrattenimento per chi avesse voglia di provare i giochi di ruolo sempre più diffusi, a partire dai tornei di scacchi presenti nei vari club universitari, fino alle dirette streaming tra studenti dedicate al mondo dei videogiochi. Aspetto sempre più fondamentale considerando che la tecnologia streaming è sempre piú presente nella vita quotidiana, in primis bisogna citare le App per Film e Serie TV come Netflix o NowTV, fino allo streaming dedicato ai videogiochi, nei casi più famosi quello di Google Stadia e per fare un esempio di un'altra nicchia, quello del casino live di Betway.
Per quanto riguarda l’area “Affari e lavoro”, la Provincia di Pisa occupa la 18ª posizione (+13). Vi rientrano indici sul tasso di occupazione (71,8%, 25ª posizione), sulla contenuta presenza di giovani che non lavorano e non studiano (18ª posizione), sulla dinamicità delle imprese (36ª posizione per nuove iscrizioni, ma 83ª per cessazioni).
Si registra la 40ª posizione per “Ricchezza e consumi” (+10), con parametri legati al prezzo medio di vendita delle case (15ª) e pagamenti delle fatture a 30 giorni (34ª). Ci sono segnali di difficoltà su canoni medi di locazione, che incidono sui redditi (92ª posizione) e lo spazio abitativo medio a disposizione delle famiglie (87ª posizione).
Chiude lo scenario la posizione ancora peggiorata rispetto il 2021 dell’area “Giustizia e sicurezza”, 83ª posizione (-6). Il dato peggiore è la 105ª posizione per furti in abitazione (384 denunce ogni 100mila abitanti), male anche le rapine in pubblica via (92ª, 17 denunce ogni 100mila abitanti) e il generale indice del totale dei delitti denunciati (87ª posizione, 3.627 denunce ogni 100mila abitanti).