Riconoscimenti e finanziamenti alla Scuola Superiore Sant'Anna
Dipartimenti di Eccellenza 2023 - 2027: il Ministero dell’Università e della Ricerca certifica la qualità della ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanzia tutte e due le proposte presentate
La prorettrice vicaria e delegata alla ricerca Arianna Menciassi: “Doppio risultato per niente scontato, profondità scientifica e temi di forte attualità, caratteristiche fondamentali per attrarre talenti”
Grande soddisfazione della rettrice Sabina Nuti e di tutto il corpo docente per il finanziamento di entrambe le proposte presentate al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per i Dipartimenti di Eccellenza. La Scuola Superiore Sant'Anna, infatti, vede accolte entrambe le proposte presentate al MUR per il finanziamento del secondo ciclo quinquennale dei Dipartimenti di Eccellenza, quelle strutture che, nell’ambito degli atenei statali, spiccano per la qualità della ricerca.
A cinque anni dal primo ciclo di finanziamento, la Scuola Superiore Sant'Anna conferma quindi il suo primato nell’ambito della ricerca. Con il secondo ciclo, 2023 - 2027, i due Dipartimenti d’Eccellenza riceveranno un sostanziale sostegno finanziario che, come già accaduto nel primo ciclo, beneficerà in maniera trasversale tutte le strutture di ricerca (Istituti, Centri e Centri interdisciplinari) della Scuola Superiore Sant'Anna.
In totale, il MUR ha destinato alla Scuola oltre 16 milioni di euro, suddivisi tra il Dipartimento d’Eccellenza della Classe di Scienze Sociali (Economia, Management, Giurisprudenza) e quello della Classe di Scienze Sperimentali (Ingegneria e Informatica, Scienze Agrarie e Biotecnologie, Scienze Mediche). Al finanziamento del MUR si aggiungeranno circa 7 milioni e 800 mila euro di risorse interne destinate dalla Scuola a ulteriore supporto dell’investimento Ministeriale. Nel complesso, questa cifra sarà utilizzata per potenziare il sistema della ricerca, con il reclutamento di personale docente, di ricerca e tecnico e con la realizzazione di infrastrutture. Positive le ricadute anche sulla didattica, con investimenti in offerta didattica innovativa, attività di alta qualificazione e internazionalizzazione, e il sostegno a borse di dottorato aggiuntive.
Costruendo sui risultati del primo ciclo, Il Dipartimento di Eccellenza della Classe di Scienze Sociali, la cui proposta è stata coordinata da Francesca Chiaromonte, docente di Statistica, promuoverà la ricerca ad alta intensità di dati e di calcolo nelle scienze sociali – affrontando le sfide metodologiche e di governance in una prospettiva interdisciplinare che connetta competenze economiche, manageriali, giuridiche, statistiche e informatiche.
Tracciando nuovi percorsi nei settori chiave della strategia dell’Unione Europea in materia di dati e creando metodologia d’avanguardia, il Dipartimento affronterà temi quali il cambiamento climatico, la digitalizzazione, lo sviluppo sostenibile, la governance globale dell’intelligenza artificiale, la condivisione transnazionale dei dati, l’evoluzione dei sistemi socio-sanitari e di welfare, il contrasto a nuove forme di disuguaglianza e discriminazione e i nuovi profili di responsabilità. Sul fronte del personale, nei cinque anni, è previsto il reclutamento di 1 professore/essa ordinario/a, 4 ricercatori/trici in “tenure track” (che avranno la possibilità di diventare professori/esse associati/e in caso di valutazione positiva), 2 tecnici/che, e l’attivazione di 8 posizioni post-dottorali attraverso contratti di ricerca. Sono previsti investimenti per 1 milione di euro in infrastruttura computazionale e acquisizione di banche dati e software. Sul fronte della didattica, saranno attivate 20 borse di dottorato distribuite su quattro diversi programmi disciplinari e interdisciplinari.
Il Dipartimento di Eccellenza della Classe di Scienze Sperimentali, la cui proposta è stata coordinata da Carlo Alberto Avizzano, docente di Automatica, incentiverà la ricerca interdisciplinare definendo e incardinando nuove tematiche di ricerca e di sviluppo focalizzate sugli Obiettivi di sviluppo sostenibili come definiti dall’agenda ONU.
Tre sono le aree prioritarie di intervento: la migrazione verso “Industria 5.0”, più amichevole e inclusiva, integrando sistemi di intelligenza artificiale, robotica, interfacce uomo macchina e sistemi ciberfisici protetti; la protezione ambientale, con una particolare attenzione alla salvaguardia del territorio, delle infrastrutture e della biodiversità; l’integrazione della ricerca nel campo medico con l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. Sul fronte del personale, nei cinque anni, è previsto il reclutamento di 2 professori/esse associati/e, 4 ricercatori/trici (che avranno la possibilità di diventare professori/esse associati/e in caso di valutazione positiva), 3 tecnici/che, e l’attivazione i 3 posizioni post-dottorali attraverso contratti di ricerca. Per il consolidamento delle infrastrutture sono previsti investimenti per oltre 3 milioni di euro. Sul fronte della didattica, saranno attivate 15 borse di dottorato.
“In questo periodo di forti investimenti sulla ricerca grazie ai fondi PNRR - commenta la prorettrice vicaria e delegata alla ricerca Arianna Menciassi - questo doppio risultato della nostra Università era tutto tranne che scontato. La stessa possibilità di candidatura è collegata agli ottimi risultati ottenuti sia nella tornata precedente dei Dipartimenti di Eccellenza, sia nella valutazione della qualità della ricerca (VQR, esercizio 2015 - 2019). I due Dipartimenti di Eccellenza – continua Arianna Menciassi - uniscono alla profondità scientifica delle tematiche una spiccata attenzione a problemi di forte attualità, caratteristica fondamentale per attrarre talenti internazionali, sia come nuovi docenti sia come nuove studentesse e nuovi studenti”.