Giornata di controlli, quattro esercizi commerciali sanzionati
Dalle insegne lunimose non congrue, alla non corretta esposizione del listino prezzi, fino alla mancata emissione degli scontrini fiscali
Nel pomeriggio di ieri e fino a dopo l’orario di cena, con l’impiego di pattuglie della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, la Questura ha coordinato un servizio straordinario di controllo del territorio, con particolare attenzione per il centro storico ed il quartiere della stazione ferroviaria. Nel corso dei servizi sono state identificate 27 persone e controllati ben 17 esercizi commerciali, tra cui 3 attività di ristorazione, 4 strutture ricettive e 10 attività commerciali.
Alla fine quattro attività commerciali sono state multate: il titolare di un Kebab e un ristorante etnico per aver contravvenuto ad una ordinanza del sindaco di Pisa per la corretta apposizione e tenuta delle sorgenti luminose; altro esercizio di ristorazione è stato contravvenzionato per non aver correttamente esposto all’intero dei locali i prezzi praticati; infine una panetteria è stata sanzionata per violazione della normativa sulla emissione degli scontrini fiscali.
Il totale delle sanzioni elevate ammonta a 1.700 euro. Dal punto di vista penale inoltre, alle 17.30 è stato controllato sotto i portici di viale Gramsci un tunisino 22enne, irregolare sul territorio nazionale, che la sala operativa ha verificato avere a suo carico in banca dati un ordine di espulsione emesso dal Questore di Roma, al quale non aveva ottemperato. Pertanto è stato accompagnato in Questura, dove è stata formalizzata a suo carico la denuncia all’autorità giudiziaria per tale inottemperanza, nonché avviate le procedure di espulsione dal territorio dell’Unione Europea.
Inoltre, poco prima delle 20, è stato individuato sempre nello stesso sito un altro tunisino, 21enne, in atteggiamento sospetto. Alla vista dei poliziotti ha opposto resistenza cercando la fuga, ma è stato bloccato e accompagnato in Questura, dove è stato perquisito con esito negativo, sottoposto a rituale fotosegnalamento e infine denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.