Uno spazio di libertà, accoglienza e integrazione. Tornano i fine settimana in autonomia de La RosaAmara Aps
Dopo lo stop di tre anni per la pandemia, La Casa Rosa di Marcianella ha riaperto le porte agli utenti e agli operatori dell'Associazione di promozione sociale cascinese
Aperta nel 2019, La Casa Rosa di Marcianella è una struttura ricettiva dedicata all'accoglienza e all'integrazione dei disabili.
Gestita da La RosaAmara Aps, in collaborazione con i "Centri sociali cascinesi", La Casa Rosa era diventata fin da subito punto d'incontro e un luogo davvero speciale: in cui i ragazzi e gli operatori passavano interi fine settimana, in compagnia, e lontano dalle famiglie di origine.
Poi la pandemia da Coronavirus e la chiusura forzata della struttura per tre anni, almeno nella sua accezione più peculiare, quella dei "week end in autonomia" per la disabilità.
Dallo scorso fine settimana, però, grazie allo sforzo (economico e organizzativo ndr) de La RosaAmara Aps, all'aiuto mai banale degli anziani del Centro Sociale Cascinese e alle costanti donazioni dei cittadini, il progetto è ripartito più bello e forte che mai.
Racconta Elena Meucci, presidente de La Rosa Amara Aps.
Dopo lo stop di tre anni, causato dalla pandemia, è ripresa lo scorso fine settimana l'esperienza dei week end di autonomia per la disabilità.
Siamo ripartiti con un primo gruppo di ragazzi, tra quelli che avevano iniziato il percorso nel 2019, e l'esperienza si è confermata come altamente costruttiva.
Da tempo ormai le famiglie, e i ragazzi stessi, esprimevano il desiderio di recuperare quel prezioso pezzetto di percorso verso l'autonomia che si era concretizzato a suo tempo grazie alla grande fiducia della famiglia Casarosa, che aveva messo a disposizione per questo progetto "la casa di nonno Gino" e ad una prima donazione arrivata alla nostra associazione dalla Filarmonica Puccini di S. Anna.
Non è stato facile ripartire. Prima per tutte le norme sanitarie post covid e poi perchè ad oggi questo percorso non gode di finanziamenti e comporta una spesa, sia per i professionisti coinvolti che per tutto quello che di concreto serve per affrontare un fine settimana, tutt'altro che irrisoria.
Ci sembra fondamentale ringraziare tutte le persone che, con le loro costanti donazioni e con la partecipazione alla lotteria di Natale, hanno contribuito a rendere possibile questa importante ripresa aiutandoci ad ammortizzare i costi delle famiglie e dell'associazione.
A spiegare perfettamente il senso di questi fine settimana è stato Andrea Galleschi, psicoterapeuta e parte stabile del team di lavoro: "ogni ragazzo ha un proprio tipico funzionamento, con aree di attività nelle quali è più abile e altre che preferisce svolgere. Questi week end di convivenza guidata offrono la possibilità ai nostri utenti di collaborare, ognuno secondo le proprie caratteristiche, in modo da creare un ambiente funzionale e cooperativo dove ognuno é protagonista del proprio benessere e di quello degli altri".
Chi conosce La RosaAmara sa perfettamente quanto la rete territoriale sia importante per la costruzione e la continuità di tutti i progetti che porta avanti e a questo proposito non possiamo tralasciare la costante e preziosissima partecipazione del Centro Sociale Cascinese, guidato dall'instancabile Raffaella Baroni, che vede da sempre gli anziani collaborare al bellissimo clima familiare che si crea durante questa esperienza.
Un ringraziamento speciale all'assessora Giulia Guainai che non è mancata al brindisi della domenica e che a dire il vero non manca mai.
Chiudo con la testimonianza di Gaia Paoletti, l'ultima operatrice entrata nel gruppo di lavoro dopo un periodo di volontariato con noi, che ha partecipato per la prima volta a questa esperienza di week end e dice con entusiasmo "ci vuole poco per capire come comunicare con ognuno dei ragazzi e una volta compreso questo le cene, le passeggiate e i diversi momenti condivisi diventano divertenti e indimenticabili".
Questa é la cosa più bella e importante di questa esperienza: renderla indimenticabile per la sua normalità là dove la "normalità" è troppe volte vista come un traguardo irraggiungibile.
Nel 2019 avevamo fatto visita a La Casa Rosa di Marcianella.
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