Malattie infiammatorie croniche intestinali. Al Lotti un percorso dedicato
Vere e proprie malattie sociali, sempre in crescita, a Pontedera in cura circa 850 pazienti
Al Lotti di Pontedera, dal 28 febbraio, chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa) troverà un ambulatorio con posti dedicati che permetterà una più rapida ed efficace presa in carico del paziente.
“A Pontedera – afferma Claudio Belcari, direttore dell’endoscopia digestiva e gastroenterologia - seguiamo circa 850 pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), di cui oltre 80 sono in terapia con farmaci innovativi (biologici e biosimilari) che svolgono un ruolo importante nella gestione del paziente affetto da MICI perché portano ad una immediata attenuazione dei sintomi e alla cosiddetta “guarigione mucosale delle ulcere”.
“L’apertura dell’ambulatorio dedicato è stata possibile grazie all’arrivo di una dottoressa, Francesca Geri ed al contributo di un altro medico, Lorenzo Bertani, presente nella nostra unità operativa, entrambi esperti di MICI: insieme potremo così garantire una maggiore attenzione a questa tipologia di pazienti”.
“E’ bene ricordare che le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono in continua crescita e che la loro diagnosi non è immediata ma necessita di diversi approfondimenti, alcuni di questi invasivi, come colonscopie ed esofagogastroduodenoscopia ed anche radiologici. Vista la richiesta e l’alto numero di persone seguite a Pontedera, con il direttore del dipartimento medico, Roberto Andreini, abbiamo pensato fosse giusto istituire un percorso dedicato che rappresentasse un punto di riferimento costante e qualificato per coloro che soffrono di queste patologie”.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) rappresentano vere e proprie “malattie sociali”, di grande impatto economico il cui costo raggiunge valori rilevanti, un ritardo diagnostico, comporta, oltre alla persistenza di disturbi invalidanti, anche la progressione verso forme più gravi ed estese, che inesorabilmente si ripercuotono sulla qualità di vita del paziente sotto vari punti di vista (sociale, personale, lavorativo).
Si calcola che in Italia circa 200mila persone siano oggi affette da queste patologie (circa 40% Crohn e 60% circa RCU) con una prevalenza di 100 malati su 100.000 abitanti per la malattia di crohn e 121 malati su 100.000 abitanti per la colite ulcerosa.
I dati di incidenza si attestano su 10.5 nuovi casi ogni anno per 100.000 abitanti.
Negli ultimi 10 anni la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono aumentati di circa 20 volte. Le malattie infiammatorie croniche intestinali colpiscono con la stessa frequenza i due sessi, con un esordio clinico che in genere si colloca fra i 15 e i 45 anni con un picco di incidenza tra i 20 ed i 30 anni; é emerso inoltre che il 20% degli affetti da MICI ha un esordio della malattia da giovanissimi tra i 10 ed i 18 anni.