Polo della Memoria: un’installazione in ricordo delle vittime delle leggi razziali
Firmata dall’artista Elena Cologni sarà inaugurata prima dell’estate
Quattrocentosedici placche d’ottone, per ricordare i cittadini ebrei ufficialmente censiti a Pisa nel 1938 e colpiti dalle leggi razziali. È questo l’intervento che l’artista Elena Cologni ha progettato per la facciata esterna del Polo della Memoria San Rossore 1938, dove sarà installato prima dell’estate. Un progetto che, a distanza di 85 anni dalla firma di quei provvedimenti, vuole riannodare i fili della memoria e ricordare la comunità ebraica pisana nella sua città e nei suoi luoghi, dove viveva, lavorava e cresceva i propri figli.
416_SR1938, questo il titolo dell’opera, è solo il primo di una serie di interventi che, oltre alla facciata, interesseranno anche il giardino del Polo didattico dell’Università di Pisa: dei gradoni in memoria dei docenti ebrei espulsi dall’Ateneo e un’istallazione in ricordo delle studentesse e degli studenti ebrei stranieri che quelle leggi, firmate dal re nella tenuta di San Rossore, allontanarono da carriere e studi condannandoli, in molti casi, all’inferno dei lager nazisti.
“Con l’installazione di Elena Cologni si rafforza il messaggio di cui il Polo della Memoria - San Rossore 1938 è portatore e si rinnova l’impegno della nostra comunità in difesa dei valori della democrazia, della libertà e del diritto alla dignità di ciascun essere umano – afferma Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa – Di tutto ciò ringrazio il mio predecessore, il professor Paolo Mancarella, che ha fortemente voluto questo progetto, legato al percorso da lui iniziato con la Cerimonia del ricordo e delle scuse del 2018 e proseguito, in tempi più recenti, proprio con l’inaugurazione di questo Polo”.
“Ricordare è riconnettersi con il nostro passato e questo progetto riapre inevitabilmente delle ferite profonde, che fanno parte della memoria sociale – spiega Elena Cologni - Allo stesso tempo, però, questo progetto vuole anche essere fulcro di un dialogo che possa indicare dei percorsi condivisi di attivazione di memoria comunicativa”.
Commissionato dall’Università di Pisa e curato da Alessandro Melis e Ilaria Fruzzetti - soci dello studio Heliopolis 21 Architetti Associati – assieme alla curatrice e critica di arte contemporanea, Gabi Scardi, l’intervento di Elena Cologni è realizzato in collaborazione con la Comunità ebraica di Pisa e con il Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Ateneo pisano. Il progetto ha avuto inoltre il supporto di Cambridge School of Art, Anglia Ruskin University e Arts Council England (GB).