A Cascina nasce l'ufficio Europa-Italia-Regione (EIR)
Il Comune di Cascina ha partecipato all’evento “Toscana Europa: fondi europei 2021-2027”, tenutosi a Villa Vittoria a Firenze. Una tappa che costituisce una essenziale opportunità per l’ente e per il nuovo ufficio EIR (Europa-Italia-Regione), di recentissima costituzione
L’ufficio è incardinato nel servizio autonomo servizi di supporto del Comune di Cascina e nasce da una richiesta della passata consiliatura, da parte dell’allora opposizione, in particolar modo dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Adesso l’ufficio è divenuto realtà proprio qualche mese fa, attraverso una mozione consiliare dell’attuale maggioranza del Comune di Cascina.
“Questo fondamentale e strategico appuntamento di Toscana Europa è una delle prime essenziali tappe che l’ufficio EIR del Comune di Cascina ha inserito all’interno della sua laboriosa pianificazione di progetto – spiega Claudio Loconsole, assessore all’istruzione e all’innovazione con delega ai finanziamenti europei –. L’ufficio è nato pochi mesi fa con l’obiettivo primario di rivelare opportunità di finanziamento per l’ente, sulla base delle esigenze prioritarie dell’intera comunità: supporta le macrostrutture dell’ente con lo scopo di ottenere finanziamenti di origine comunitaria, la cui gestione può essere, però, nazionale (ad esempio ministeri) o regionale (Regione Toscana) o ancora svolta da parte di enti non territoriali. La formula magica per l’ufficio EIR è la semplificazione del lavoro per gli tutti altri uffici di riferimento rispetto ai settori di interesse, tramite attività di monitoraggio e selezione delle migliori opportunità di finanziamento a disposizione”.
Al centro della giornata e dell’evento “Toscana Europa” ci sono stati i nuovi programmi regionali cofinanziati dai fondi europei 2021-2027. Molteplici i progetti bandiera e i diversi settori nei quali la Toscana si propone di raggiungere i suoi obiettivi nel settennato di riferimento, anche grazie ai contributi e alle risorse messe a disposizione dall’Europa: al centro dei programmi regionali Fse+ (Fondo Sociale Europeo Plus), i temi dell’educazione, della cultura, del diritto allo studio, della formazione, del lavoro e del welfare, della donna e della parità di genere, del sostegno ai soggetti disabili, fragili e anziani. Nei programmi Fesr, invece, i focus sono sulle imprese, sulle tematiche relative all’energia, alla mobilità sostenibile, all’ambiente e alla coesione sociale tra territori.
“L’amministrazione – ha aggiunto l’assessore Loconsole –, sulla scia del lavoro precedente e delle opportunità intercettate con attenzione e criticità nell’ambito dei fondi PNNR, continua il suo rivoluzionario percorso; sempre di più, rafforza spirito e obiettivi di collaborazione, innovazione e ricerca di soluzioni altamente competitive, sullo scenario toscano, italiano e dell’Europa tutta”.
Il Fondo Sociale Europeo Plus è il principale strumento messo a disposizione dall’Unione Europea per investire nelle persone, con lo scopo di dare vita a un’Europa più competitiva e inclusiva. Il FSE+ permette alle politiche regionali di acquisire un significativo valore aggiunto in ambiti più diversi, al fine di garantire pari opportunità, pari accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e di qualità, investendo in particolar modo in un’istruzione e in una formazione inclusive e di qualità, sull’apprendimento permanente, sugli investimenti a favore dell’infanzia, dei giovani, delle donne e delle categorie più vulnerabili, contrastando le diseguaglianze economiche, sociali, di genere e generazionali. Nel programma del Fondo Sociale Europeo Plus della Toscana per il ciclo 2021-2027, i suddetti principi sono al centro dell’intera strategia di intervento.
La sfida della Toscana, invece, con il programma regionale FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), sempre sulla base della nuova programmazione europea 2021-2027, è la crescita intelligente tramite una specializzazione intelligente: quest’ultima perseguita mediante il rafforzamento della capacità di ricerca e innovazione, il sostegno alla digitalizzazione, con particolare attenzione ai servizi della pubblica amministrazione, il potenziamento e la competitività delle piccole e medie imprese. La cornice essenziale dell’intero quadro di riferimento, infatti, è costituita dalla spinta, oggi, forte più che mai, verso l’innovazione digitale nella pubblica amministrazione. I temi più “caldi” rispetto alle attuali esigenze digitali sono: l’interoperabilità dei dati, l’archiviazione in cloud e le nuove intelligenze artificiali, la cyber security, i servizi e le competenze digitali