La Cft che non ti aspetti batte la capolista
Una bella prova nel “classico“ contro Calci, partita intensa come poche altre volte in questo campionato, riscatta il passaggio a vuoto della gara di andata e interrompe un periodo di digiuno che per la CFT Cascina durava da troppo tempo.
La pausa di campionato dà una mano a Saielli e allunga i tempi di recupero degli acciaccati cosicché, in un modo o nell’altro, si torna alla vecchia formazione: Taccini-Galeone, Duè-Gneri, Citi-Germelli, Poli Doko.
L’umore è quello giusto, si parte con un ritmo intenso ed il punteggio avanza altalenante fino al primo break lungo, 11-8 quando Calci chiede time out. Si torna in campo e da lì in poi il punteggio continuerà a sorridere a Cascina che sembra giocare sul velluto, fino ad una facile palla sbagliata malamente dai biancorossi che fa temere il peggio per un ritorno degli azzurri, anch’essi però non immuni da errori. Si chiude il set 25-21 con l’apporto fondamentale di un ritrovato Galeone che toglie un po’ di lavoro all’infaticabile Duè, come del resto fa il centro con combinazioni che da tempo non si vedevano… bene così!
Nel secondo Calci non ci sta e parte subito meglio; ma la buona intesa biancorossa e qualche errore avversario consentono presto il sorpasso dei padroni di casa. Sono soprattutto la facile lettura oggi degli attacchi, diversamente dall’incontro di andata, e l’intensità a muro, a fare la differenza e tenere Cascina sempre in partita. Non mancano però due regali di fila su palle vaganti ed il terzo dovuto ad uno sbandamento arbitrale, per rompere l’equilibrio ed incoraggiare un avversario a cui non si può “concedere” nulla perché infatti, come ci si aspettava, ci punisce e pareggia il conto (23-25).
Peccato, tutto da rifare. Ma nel terzo si riparte dall’entusiasmo del primo, dimenticando presto le note stonate, sfruttando invece sia le lacune in ricezione che Gneri e compagni presto avevano individuato nella metà campo avversaria, che la regia fallosa, anche più di quanto emerso dal giudizio arbitrale. Uno sguardo al tabellone e si vede che avanza imperterrito per Cascina segnando i punti in fila uno dopo l’altro 8-3 e poi 16-5 e, con Taccini che libera bene le ali, ed imbecca altrettanto puntualmente Citi al centro, si giunge alla fine con un entusiasmante 25-10.
Dopo un periodo di “prolungato digiuno” nessuno però pensa di accontentarsi così, rispetto ad un minimo risultato comunque acquisito di fronte alla prima in classifica. Si torna in campo e sarà lì, pronto a rivelarsi, il ritorno calcesano che sicuramente andava messo in conto. Infatti, anche se la CFT Cascina non rinuncia affatto a giocare, Calci nel quarto rimane sempre avanti acquisendo ben presto un 19-13 abbastanza demoralizzante per i biancorossi. Ma la novità è che la squadra non si scompone, riparte da quanto ben fatto e, con pazienza, limitando gli errori, si scopre sul 22 pari quando intanto aveva fatto il suo ingresso in campo anche Vivaldi. Germelli fa ancora bene il suo dovere alzando due muri secchi contro cui sbatte l’attacco azzurro: 24-22 (parziale 11-3). Calci non reagisce ed allora è quasi fatta, ora l’ultimo punto è forse doveroso per la coraggiosa prestazione corale degli uomini di Saielli, che chiudono così un bellissimo match tirato, intenso e appassionante come doveva essere.