Fabio Vasarelli in lista con Pesciatini chiede una linea ad alta velocità sulla Tirrenica
Vasarelli: Pisa merita una linea AV per Firenze e lungo la Tirrenica. La Costa torni ad avere la sua importanza
“È il 13 marzo 1844 quando si inaugura la tratta Pisa-Livorno della ferrovia Leopolda, la prima ferrovia pubblica nella penisola non ancora unita politicamente, un primato che non è mai abbastanza ricordato nelle nostre scuole pisane”. A ricordarlo è Fabio Vasarelli, docente e cultore di storia pisana e candidato nelle fila della lista Sviluppo e Territorio-Pesciatini per Pisa. “Nel giro di pochi anni Pisa diventa un nodo ferroviario fondamentale: vi confluiscono la ferrovia da Genova, la Maremmana (attuale Tirrenica), la Leopolda e la Maria Antonia (via Lucca). Una carta ferroviaria del 1882 indica in Pisa e Bologna i due nodi nazionali più importanti: fino al 1934, per andare da sud a nord dell’Italia (e viceversa), si passa da Pisa o da Ancona”.
“La crisi del binario, la difficoltà di gestione, le scelte politiche poco europee (o forse una precisa volontà lobbistica) tendono a favorire sul finire nel Novecento solo i collegamenti tra le grandi città – continua Vasarelli- Pisa allora rimane tagliata fuori dall’alta velocità: con i moderni treni veloci bisogna passare solo da Firenze. La stessa sorte dei collegamenti autostradali. Nonostante questo andamento nazionale, negli ultimi anni si registrano dei “guizzi” pisani, evidentemente troppo scomodi: tutti finiscono male. Gli ultimi episodi risalgono al 2009 e al 2016. Il primo quando RFI spende 10 milioni di euro per il potenziamento dello scalo merci di Campaldo con 6 nuovi binari, piani caricatori per i camion e una strada che collega lo scalo con via Pietrasantina. Due anni dopo il dietrofront: i nuovi binari non servono più, i lavoratori dello scalo passano da 70 a 16, lo scalo non è più attivo h24, ma solo 5 giorni alla settimana, con massimo 10 convogli giornalieri. Un altro forte ridimensionamento deciso dall’alto. Nel 2016 viene annunciato il ritorno del collegamento con la Darsena; alcuni carri merci vengono trainati in pompa magna accanto alle imbarcazioni, utilizzando il binario esistente dagli anni Venti. In due anni voi avete più visto treni su quel binario? Io no”.
“Alla luce di quanto detto – conclude Vasarelli – credo sia opportuno ammodernare la linea esistente raddoppiandola come AV, sia la Pisa-Firenze che la Genova-Roma, affinché Pisa torni ad essere un nodo ferroviario importante e trafficato e la costa non venga più penalizzata in una visione firenzecentrica”.