La Città delle Persone: "Emergenza climatica, serve un atteggiamento ecologico"
"A territori fragili servono risposte di cura solida e durevole" è quanto esprime, in un comunicato, la lista La Città delle Persone Paolo Martinelli Sindaco
Questo il comunicato integrale
Le immagini di devastazione di territori, paesaggi, edifici, aziende e vite provocate dalla grande alluvione in Emilia-Romagna, successiva solo di pochi mesi a eventi climatici estremi in altre regioni italiane, provocano ondate emozionali e un profondo senso di insicurezza che fa ricordare anche agli amministratori più disattenti l’esistenza di un’emergenza climatica. Comunicarne l’esistenza non vuol dire però saperla affrontare. Mettere in sicurezza un territorio e una comunità non può cioè tradursi in una politica securitaria applicata all’ambiente, ma significa prima di tutto coltivare un’attenzione alle fragilità.
I territori fragili, così come le persone, sono da coltivare e curare con costanza, passione e perseveranza. Paradossalmente, lavorando per eliminare il sintomo e combattendo le fragilità, sono stati erosi i nostri legami comunitari più vitali. Ed è in questo costante e capillare lavoro di sterilizzazione delle nostre società che si sono create le premesse per inaridire i nostri habitat, per impoverire il tessuto sociale e accrescere le disuguaglianze.
Viceversa, per mettere in sicurezza i territori servono politiche di cura che, mentre rispondono all’emergenza rinforzando gli argini grazie a un sapere ingegneristico, lavorano per studiare il corso del fiume, coglierne giorno dopo giorno i cambiamenti e immaginarne le evoluzioni per prevenire o accogliere la piena.
I territori sono come le persone e gli affetti. Per prosperare hanno bisogno di manutenzione.
Prendiamo quindi esempio da chi lavora nei servizi per la manutenzione, la cura e l’educazione delle nostre infrastrutture sociali, sono persone che rammendando, aggiustando, accudendo e medicando stanno operando non tanto per mantenere lo stato delle cose, ma per contribuire al loro cambiamento.
La risposta all’emergenza climatica è allora prima di tutto un atteggiamento ecologico che si traduce in una pratica di cura verso territori, cose e persone.