Appello per una Pisa antifascista, solidale, pacifista, inclusiva: "Sui diritti i Conti non tornano"
"Sui diritti i Conti non tornano! Andiamo a votare per una città antifascista, solidale, inclusiva, pacifista",. è questo l’appello per il ballottaggio di Pinkriot Arcigay, Casa della donna, Aied, Famiglie Arcobaleno Toscana
Questo il comunicato integrale
Tra pochi giorni il ballottaggio deciderà quale amministrazione comunale governerà la città di Pisa per i prossimi cinque anni. Al primo turno quasi la metà dei cittadini e delle cittadine aventi diritto non ha votato. Un dato che ci preoccupa moltissimo e ci spinge a scrivere questo appello alla cittadinanza: andiamo a votare per una città antifascista, solidale, inclusiva e pacifista!
Come associazioni che da molti anni operano per l’affermazione dei diritti delle donne, dell’infanzia e dell’adolescenza, delle persone LGBTQIA+ e per il rispetto di tutte le differenze, invitiamo tutte e tutti ad andare a votare per fermare le politiche sessiste, razziste e omofobe a cui abbiamo assistito in questi ultimi cinque anni.
Vogliamo ricordare solo alcune delle azioni che Conti e la sua giunta hanno messo in atto:
• Ad inizio mandato è stato nominato assessore alla cultura Andrea Buscemi, denunciato per stalking dalla ex compagna seguita per anni dal centro antiviolenza della Casa della Donna e poi processato. Solo dopo una lunga battaglia portata avanti dalla Casa della Donna, che ha organizzato una raccolta da 50mila firme e numerosi presidi sotto il Comune, l'assessore si è dimesso dal suo incarico. Buscemi è stato infine condannato a risarcire alla donna i danni civili.
• Durante la pandemia di Covid non è stata promossa alcuna azione di sostegno a centri antiviolenza e case rifugio, nonostante le direttive del governo nazionale.
• Più volte l'amministrazione Conti ha compiuto scelte che hanno indebolito, invece di rafforzare, le politiche cittadine a sostegno delle donne e contro la violenza di genere, come il fantomatico progetto “C’è Luisa”, di cui abbiamo visto solo qualche adesivo e di cui non sono stati pubblicati né costi né risultati.
• È stata aperta una casa per padri separati, assolutamente inutile e strumentale, senza raccogliere dati su madri e padri separati e capofamiglia in stato di bisogno, che avrebbero evidenziato come le prime sono in grande maggioranza rispetto ai secondi.
• Durante tutto il mandato sono stati promossi bonus invece che piani strutturali di servizi alla cittadinanza.
• Il Comune non ha aderito al progetto regionale per percorsi di prevenzione del bullismo e della violenza di genere e destrutturazione degli stereotipi nelle scuole di ogni ordine e grado.
• Il Comune non ha partecipato ad iniziative della rete contro la violenza di genere.
• Il Comune ha deciso di uscire dalla Rete Re.a.dy, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
• La giunta ha rifiutato di aderire e patrocinare il Toscana Pride ogni anno che si è svolto, in particolare nel 2019, anno in cui la manifestazione si è tenuta a Pisa.
• Nel 2019, l’amministrazione comunale ha deciso di uscire dal progetto SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
• La giunta Conti si è rifiutata di interloquire con le associazioni che lavorano e offrono servizi sul territorio nell’ambito della tutela dei diritti e lotta alle discriminazioni.
La direzione intrapresa negli ultimi cinque anni non accenna a cambiare: nel programma elettorale di Conti non c'è nessun accenno alle politiche di genere, all’educazione alle differenze, alla prevenzione del bullismo omo-bi-lesbo-transfobico, alla salute sessuale, alla lotta contro violenza di genere, al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, alla tutela di bambine e bambini.
Alla luce di tutto ciò, invitiamo la cittadinanza ad esercitare il diritto di voto. Le decisioni che elettrici ed elettori prenderanno questa domenica influenzeranno la vita di tutte e tutti noi per i prossimi cinque anni: chi vota è responsabile non solo per sè, ma per tutte le persone che abitano questa città.
Andiamo a votare per una Pisa antifascista, solidale, inclusiva, pacifista!
Appello promosso da Pinkriot Arcigay, Casa della donna, Aied Pisa, Famiglie Arcobaleno Toscana