"Mare libero, no alla privatizzazione delle spiagge" iniziativa di Una Città in Comune
Sabato 17 giugno in tredici località balneari italiane ci saranno banchetti informativi contro la privatizzazione delle spiagge. Tra queste c'è anche Marina di Pisa, che dalle 10 alle 12 ospiterà un banchetto informativo in piazza Gorgona
Questo il comunicato integrale
Una Città in Comune rilancia così, sul litorale, la campagna promossa dal Coordinamento nazionale mare libero, come già aveva fatto l'anno scorso in occasione della Presa della battigia.
Nonostante i ripetuti richiami dell’Unione europea, il Governo continua a sostenere i privilegi del comparto balneare e a legittimare un regime di privatizzazione delle spiagge, dove le concessioni si sono tramandate di padre in figlio. La Bolkestein non è la soluzione ottimale, perché non mette in discussione l’approccio prevalente in materia di demanio marittimo: quello secondo cui il mare e le spiagge sarebbero risorse economiche da sfruttare e non da condividere con la comunità. Si permette ancora oggi di cementificare le coste e le spiagge, mettendo in serio pericolo l'esistenza degli arenili.
Abbiamo il dovere di diffondere una nuova concezione, in cui la tutela degli ambienti naturali diventi protagonista di una nuova economia del mare. In questo contesto non possiamo che rafforzare anche la questione della difesa delle dune costiere, soprattutto alla luce del paventato trasferimento di competenze dal Parco al Comune delle aree contigue.
Per questo sabato 17 giugno Una città in comune parteciperà alla mobilitazione nazionale, che vedrà protagoniste località balneari di tutta Italia: oltre a Marina di Pisa, Genova, La Spezia, Rimini, Viareggio, Roma, Gaeta, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Agropoli (SA), Castellaneta (TA) e Agrigento.
Ecco quindi le nostre proposte.
In ogni Comune deve essere destinata alla libera fruizione la maggior parte delle spiagge. Le concessioni, laddove necessario, devono essere rilasciate con bandi pubblici trasparenti ed imparziali, preferibilmente a cooperative di lavoratori o enti senza scopo di lucro.
Le associazioni ambientaliste devono essere consultate nei processi decisionali in materia di demanio marittimo.
Sulle spiagge si potranno costruire solo strutture necessarie alla balneazione, di facile rimozione e realizzate in materiale ecocompatibile.
Infine una particolare attenzione dovrà essere posta alla tutela dei lavoratori del comparto, che devono obbligatoriamente essere assunti con contratti stipulati nel pieno rispetto del CCNL.
Una Città in Comune