Primo Consiglio comunale. Auletta fuori dall'aula durante il minuto di silenzio per Berlusconi
Auletta: "E oggi nel giorno dell’insediamento del Consiglio comunale della nostra città, nel giorno in cui il Sindaco giurerà sulla Costituzione noi sentiamo ancora più forte questo dovere civile di ricordare e non tacere"
Ha scritto Ciccio Auletta- gruppo consiliare Diritti in Comune -Una città in comune e Unione Popolare
Esprimiamo il nostro rispetto umano per la morte di Silvio Berlusconi, come per la scomparsa di qualsiasi persona, e inviamo alla sua famiglia le nostre condoglianze.
Ma non parteciperemo al minuto di silenzio richiesto dal Gruppo di Forza Italia e usciremo dall’aula perché riteniamo, invece, che questa iniziativa sia funzionale a quella che in questi giorni sta diventando una celebrazione e beatificazione di una figura che ha costantemente lavorato a sabotare i principi su cui si fonda la nostra Repubblica e la nostra democrazia nata dalla Resistenza antifascista.
Si tratta di una operazione tutta politica da parte del Governo Meloni come dimostra anche la proclamazione assolutamente anomala e ingiustificabile del lutto nazionale; mentre rimangono completamente invisibili alle istituzioni i sei lavoratori morti sul lavoro nella sola giornata di martedì di cui vogliamo ricordare i nomi: Giovanni Colapito, Filippo Colapito, Tiziano Pasquali, Angelo Aleo, Pasquale Cosenza, Sami Macukulli, e le decine e decine, se non centinaia, di uomini, donne, bambini e bambine, ad ora senza nome, morte nel Mediterraneo in quelle stesse ore al largo della Grecia, per le quali esprimiamo il nostro cordoglio.
Come ha ben scritto Tomaso Montanari: “è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile”.
Dobbiamo, quindi, ricordare anche oggi che Silvio Berlusconi ha fatto parte della Loggia massonica segreta P2 del “Venerabile Maestro” Licio Gelli, definita dalla Commissione parlamentare di inchiesta, presieduta da Tina Anselmi, “un’associazione a delinquere ed eversiva”.
Va ugualmente ricordato che Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale per milioni di euro nel processo Mediaset, con conseguente interdizione dagli uffici pubblici e decadenza dal suo ruolo di Senatore della Repubblica.
A questo dovere civile di ricordare risponde anche l’importante presa di posizione del direttivo della Società Italiana delle Storiche. Sottolineando che “i tributi istituzionali debbono essere riservati a chi rispetta i valori della Repubblica”, il Direttivo fa presente che "Berlusconi ha legittimato nella comunicazione e nei comportamenti pubblici, la reificazione e la mercificazione delle donne e dei corpi femminili, esaltando una maschilità patriarcale e paternalista e contribuendo così a rallentare, e in qualche caso addirittura a invertite, il percorso verso una società più paritaria e rispettosa delle differenze di genere avviatosi con la caduta del fascismo, la Resistenza e la nascita dell'Italia repubblicana, e poi reso più celere dai femminismi degli anni Settanta del Novecento".
E oggi nel giorno dell’insediamento del Consiglio comunale della nostra città, nel giorno in cui il Sindaco giurerà sulla Costituzione noi sentiamo ancora più forte questo dovere civile di ricordare e non tacere, e per questo usciamo dall’aula e non parteciperemo al minuto di silenzio.