La morte di Michele Jamiolkowski: il cordoglio della politica
Il professore a capo del Comitato che curò il lavori di recupero della Torre di Pisa dal 1990 al 2001 è stato ricordato da Michele Conti e Marco Biondi
Il Sindaco di Pisa Michele Conti esprime il cordoglio per la scomparsa del professor Michele Jamiolkowski, professore emerito del Politecnico di Torino e, dal 1990 al 2001, a capo del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa.
"Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del professor Jamiolkowski – ha dichiarato il Sindaco Conti - a cui la nostra città è molto legata per la magistrale e delicata opera professionale svolta per salvaguardare la Torre, simbolo della città e patrimonio mondiale Unesco. A partire anche dall’esempio del professore la nostra generazione di donne e uomini è chiamata a conservare quel che ci è stato tramandato, a valorizzarlo e consegnarlo alle future generazioni nel modo migliore possibile. Un compito che, ancora oggi, assolve bene la nostra Opera Primaziale ma che non può essere scisso dal ruolo della comunità in cui si trova, quella comunità pisana che secoli addietro ne ha determinato la costruzione affinché le glorie di quella civiltà venissero trasmesse alle future generazioni e perché fossero per sempre simbolo di pace e di speranza".
Ha scritto il consigliere PD Marco Biondi.
La scomparsa dell’ingegnereMichele Jamiolkowski, professore emerito del Politecnico di Torino e a capo del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa per oltre un decennio, ci rattrista in particolar modo in quanto perdiamo la figura simbolo dell’opera di salvaguardia e di stabilizzazione della Torre, emblema della nostra città.
Jamiolkowski era nato a Stryj, in Polonia, oggi in Ucraina, e durante la seconda guerra mondiale era stato deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, di cui portava ancora il tatuaggio sul braccio.
Dal 1990 al 2001 è stato a capo del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa, e grazie a quel lavoro la vita del simbolo di Pisa “era stata allungata di 3-400 anni”. L’inclinazione del campanile venne diminuita riportandola alle condizioni databili ai primi dell’Ottocento.
Se ne va una grande persona che univa scienza, umanità, rigore morale come pochi, con un carisma che gli ha consentito di presiedere e gestire un Comitato, quello per la salvaguardia della torre di Pisa, formato da numerose personalità diverse scientificamente e umanamente.
Pisa lo dovrebbe ricordare con un evento e una dedicazione importante e ad alto livello coinvolgendo, a mio parere, l’Opera, Scuola Normale, S.Anna e Università e, naturalmente, con la partecipazione di membri del Comitato che con lui hanno contribuito alla stabilizzazione della Torre.
Per il prossimo Consiglio Comunale mi farò promotore di richiedere un minuto di silenzio per la scomparsa del prof. Michele Jamiolkowsk e presenterò una mozione per chiedere l’intitolazione di uno spazio pubblico, centrale nella struttura urbanistica di Pisa, possibilmente un luogo vicino al complesso monumentale, alla sua memoria, credo sia il minimo per una persona che ha salvato e garantito lunga vita al bene principale della nostra città.