"Caos nidi" a Pisa. L'opposizione: "Corsa al posto che non c’è"
"170 famiglie sono ad oggi senza un posto nei nidi comunali"
Scrivono Paolo Martinelli, Emilia Lacroce, Gianluca Gionfriddo (La città delle persone)
"170 famiglie sono ad oggi senza un posto nei nidi comunali. Tradotto: 170 famiglie dovranno riprogrammare la propria quotidianità perché i servizi pubblici offerti dal Comune di Pisa sono insufficienti, nonostante lo sforzo economico senza precedenti della Regione Toscana con il progetto “Nidi Gratis”. Come gruppo consiliare “La città delle persone” abbiamo presentato un question time urgente sull’argomento e stiamo lavorando a varie proposte in consiglio comunale assieme a Sinistra Italiana e PD.
Nonostante i numerosi proclami in difesa della famiglia, dal 2018, anno della prima vittoria di Michele Conti, la lista d’attesa delle famiglie è sostanzialmente raddoppiata, passando da circa 80 famiglie in attesa, alle 170 della graduatoria attuale. Numeri che raccontano disinteresse e mancanza di visione. Ma non solo. I numeri ci dicono che con una programmazione migliore e un miglioramento dell’offerta, sarebbe possibile ottimizzare i posti vacanti e incontrare le richieste delle famiglie sul tempo lungo.
Come se non bastasse, circa 50 famiglie in attesa hanno un ISEE inferiore a 10.000 euro: probabilmente lavora un genitore solo, e per tale motivo il bando assegna pochi punti a tali famiglie, non dando quindi la possibilità all’altro genitore di cercare eventualmente lavoro. Una famiglia di questo tipo o si affida ai nonni, oppure uno dei due genitori rinuncia a cercare lavoro.
Tali criteri non fanno altro che aumentare le diseguaglianze sociali e gender gap, non favorendo soprattutto il reinserimento nel mercato del lavoro delle donne non occupate.
In sostanza, a Pisa, molte famiglie in cui un genitore è casalingo o non impiegato continueranno a incontrare enormi fatiche nella ricerca di un lavoro perché i bambini non troveranno facilmente posto nei nidi comunali.
In aggiunta a ciò, da un punto di vista programmatico, è gravissimo che ad oggi non esista ancora un “progetto pedagogico” reperibile sul sito del Comune, che dovrebbe comunicare alle famiglie la visione e l’offerta dei servizi educativi comunali (ammesso che esista)".