Sentenza Scieri: una battaglia per la verità e la giustizia
E' la dichiarazione di Francesco Auletta di Una Città in Comune dopo la condanna ai due "caporali", ritenuti colpevoli della morte di Emanuele Scieri
Questo il comunicato integrale
Gli ex caporali della Folgore, Alessandro Panella e Luigi Zabara, sono stati condannati a 26 e 18 anni, per omicidio volontario in concorso per la morte di Emanuele Scieri, avvenuta nell’agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.
Il nostro primo pensiero dopo la lettura della sentenza va alla famiglia di Emanuele e a tutti i suoi amici.
È solo grazie alla loro forza e determinazione, al loro amore e alla loro lotta per la giustizia che oggi si sancisce questa verità, anche in un’aula di tribunale. La loro infaticabile azione contro i depistaggi, le omissioni e le reticenze ha permesso di arrivare all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta, che con un lavoro importante e significativo ha individuato evidenti mancanze nelle prime inchieste sulla morte del militare.
Oggi anche in un’aula di tribunale si è dichiarato quello che fu subito chiaro: Scieri è stato ammazzato, i vertici della Folgore hanno lavorato per nascondere questo omicidio e depistare le indagini.
Si tratta di una sentenza importante, che non può restituire Emanuele ai suoi cari. Battaglie per la verità e la giustizia come questa, così come quella per Stefano Cucchi, sono sempre lunghe e faticose in Italia, soprattutto quando coinvolgono in prima persona gli apparati dello Stato e in particolar modo quelli armati. La sentenza di ieri per questo ancora più importante.
Ciccio Auletta - consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune - Unione Popolare