L'impresa edile segnalata per infiltrazioni mafiose nell'appalto della bonifica Keu a Pisa
Bonifica Keu all’ex-Vacis: la Granchi srl aveva vinto la gara, salta l'affidamento dopo segnalazione della Prefettura
Lo conferma, con un comunicato stampa, Francesco Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune
A rimuovere il keu all’ex-Vacis, a seguito della inchiesta della DDA di Firenze che ha messo in luce un connubio tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata senza precedenti nella nostra Regione, poteva essere una ditta interessata da possibili infiltrazioni mafiose. Sarebbe da non crederci se non fosse la verità.
Infatti il Comune di Pisa con una determina del 18 luglio rende conto che a vincere la rimozione dei rifiuti abbondanti sarebbe stata una Rete temporanea di impresa composta dalla Granchi srl e Toscana Eco Fanghi srl.
La stessa ditta Granchi, che come abbiamo reso pubblico in queste ore, però è stata oggetto di una segnalazione della Prefettura di Pisa che, come si legge nell’atto del Comune, ha disposto “il diniego all’iscrizione della società Granchi srl nell’elenco dei fornitori prestatori ed esecutori di lavori (c.d White Lis) con provvedimento del 7 luglio 2023”
A seguito di questa azione della Prefettura il Comune ha acquisto la rinuncia della ditta Granchi all’appalto e l’accettazione da parte dell’altra società, la Toscana Eco Fanghi srl, a realizzare il lavoro.
Siamo di fronte ad una situazione sempre più preoccupante. Infatti una ditta del nostro territorio, già coinvolta in passato in inchieste per appalti pilotati dalla ‘ndrangheta, prima vince importantissimi appalti come quello della tangenziale nordest da milioni di euro fatto dalla Provincia di Pisa, e numerosissimi altri subappalti, e per poco non riesce ad aggiudicarsi anche l’appalto del Comune sulla bonifica del Keu per circa 400 mila euro, se non fosse intervenuta la Prefettura di Pisa
Da anni ripetiamo che il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra Regione è una priorità assoluta, a partire proprio da alcuni settori più a rischio come quello della gestione dei rifiuti, ma anche degli appalti nel settore dell’edilizia. Questa vicenda ne è una ulteriore e gravissima conferma, che imporrebbe scelte di segno opposto rispetto a quelle che si stanno prendendo. Infatti ad ogni livello si sta procedendo ad allentare vincoli e controlli, aumentando le deroghe e la deregolamentazione a favore degli interessi delle aziende e dei profitti privati, e facilitando così l’economia illegale e la penetrazione delle mafie.
Esattamente l’opposto di quanto andrebbe fatto.
Per questo anche in occasione dell’approvazione dell’aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della corruzione del Comune di Pisa abbiamo evidenziato che all’interno del Piano mancase del tutto qualsiasi misura in relazione a quanto emerso con l’inchiesta KEU e ai risvolti sulle opere di urbanizzazione a scomputo di oneri convenzionate con il Comune di Pisa come nel caso dell’area ex-Vacis, proponendo un contributo per individuare misure più incisive atte a prevenire quanto accaduto, invece della mera semplice previsione di report di collaudi.
Ciccio Auletta - Diritti in comune: Una città in comune - Unione Popolare