Ricordati Don Fiore Menguzzo e i suoi familiari uccisi dalle SS tedesche
L’iniziativa di Comune di Pisa e Associazione Culturale Il Mosaico
Per la decima volta, il Comune di Pisa e l’Associazione Culturale Il Mosaico hanno ricordato solennemente l’uccisione a Mulina di Stazzema per mano delle SS tedesche di Don Fiore Menguzzo e dei suoi familiari. La commemorazione del 79° Anniversario dell’eccidio si è svolta a Pisa venerdì 11 agosto in due momenti: prima con la celebrazione in forma privata di una santa messa di suffragio, celebrata dal carmelitano scalzo Padre Maurizio Dessì sulla tomba di Don Fiore nella Cappella San Giovanni presso il Cimitero Suburbano; in seguito, alle 19, con la commemorazione ufficiale in via Beccaria davanti alla lapide collocata nel 2020 dall’Amministrazione Comunale sulla facciata del condominio dove il sacerdote e la sua famiglia abitavano durante gli anni dei suoi studi in Seminario.
Le Autorità civili e militari sono state accolte dall’Assessore Gabriella Porcaro in rappresentanza del sindaco Michele Conti e da Riccardo Buscemi, Presidente dell’Associazione Culturale Il Mosaico. Erano presenti il Vice Prefetto Vicario di Pisa Laura Maria Motolese, gli Assessori Massimo Dringoli e Frida Scarpa, il Consigliere Comunale Luigi Sofia, il Ten. Col. Alessandro Cerrina in rappresentanza del CAPAR, il Capitano Ubaldo Collu della Guardia di Finanza, il Maresciallo Dino Carosi Comandante della Stazione Carabinieri di Pisa, la Consigliera Maria Antonietta Scognamiglio per la Provincia, l’Assessore di San Giuliano Terme Gabriele Meucci, il consigliere Comunale di Calci Sandro Bernardini, le rappresentanze dell’Associazione Marinai d’Italia, dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Associazione Artiglieri, dell’Associazione Vittime di Guerra, dell’Accademia dei Disuniti, della Compagnia di San Ranieri, dell’Associazione Nazionale Partigiani, con Bruno Possenti in rappresentanza del Comitato di Pisa e Gabriella Zeni, in rappresentanza del Comitato di Trento, Giuseppe Vezzoni con il Labaro Martiri di Mulina di Stazzema.
L’orazione ufficiale è stata tenuta dal Vescovo Emerito Mons. Giovanni Santucci, che ha sottolineato “che la guerra è sempre un errore, non risolve nulla, crea solo distruzione e morte” e che “ricordare Don Fiore suggerisce che il bene salva, che il bene vince e dedicarci al bene vale la vita”. Ha svolto il servizio musicale la Filarmonica Sangiulianese. Riccardo Buscemi, nel ringraziare Giuseppe Vezzoni per la meritoria opera di ricerca che ha portato alla scoperta della strage di Mulina di Stazzema, ha sottolineato che Pisa da 10 anni, ininterrottamente, anche durante il COVID, sta mantenendo fede al Patto di Amicizia sottoscritto nel nome di Don Fiore con i Comuni di Stazzema, Cascina, Castel Tesino, Domodossola e Pescaglia.
Don Fiore Menguzzo e i suoi familiari, trucidati a Mulina di Stazzema dalle SS tedesche, furono i primi martiri delle centinaia che il sabato mattina del 12 agosto 1944 composero il sacrificio immane di quella che in tutta Italia è conosciuta come la strage di Sant'Anna di Stazzema. Nella Cappella San Giovanni il 6 ottobre 1944, dopo 55 giorni dal massacro, furono traslati i pochi resti delle vittime raccolti fra le macerie della canonica di Mulina di Stazzema. Il sacrificio del prete e dei suoi familiari era stato totalmente dimenticato dalle istituzioni fino all’11 agosto 1991, giorno in cui si tenne la prima commemorazione ufficiale, e solo il 15 novembre 1999 gli fu conferita la medaglia d’oro al merito civile.
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