"Pisa agli ochi dei suoi protagonisti", presentazione al Royal Victoria Hotel
Il libro, uscito a giugno scorso per le edizioni Il Campano, verrà presentato da Maria Valeria della Mea venerdì 10 novembre alle ore 18.30 presso il Royal Victoria Hotel
Pisa agli occhi dei suoi protagonisti. Questo l’evocativo sottotitolo del libro di Pierpaolo Corradini (foto di Rudy Pessina), che ha intervistato 44 persone che a Pisa vivono e lavorano da lungo tempo. «Quello che mi interessava maggiormente – spiega l’autore – non era tanto un racconto oggettivo della città, quanto quello della percezione che ne hanno i suoi abitanti. Che però alla fin fine si è rivelato un racconto molto vicino alla realtà!”. Dall’ottantanovenne ex sindaco Luigi Bulleri al trentacinquenne direttore artistico del Teatro Nuovo Carlo Scorrano, il racconto procede nel rigoroso ordine anagrafico dei suoi protagonisti evidenziando luci ed ombre della città. Un breve resoconto biografico iniziale accompagna le voci di ogni personaggio, che si mischiano alle storie, ai ricordi, alle opinioni su chi siamo davvero, su cosa è stato fatto e su cosa sarebbe ancora possibile fare.
Pizzaioli, professoresse, scrittori, bancarellai, giornalisti e pasticceri, ciascuno incorniciato da un ritratto del fotografo Rudy Pessina. «Conosco Rudy da tantissimi anni – continua Corradini - perché mi sono spesso avvalso della sua professionalità per le foto di scena di Auser Musici, ma anche per le foto del mio negozio o per regalare corsi di fotografia presso il suo studio ad amici e parenti. Lo reputo bravissimo, un vero artista, soprattutto nel bianco e nero. La cosa bella dei suoi ritratti, è che più li guardate, più vi viene voglia di osservarli attentamente per cercarne le diverse sfumature ricostruendone la storia”. Dai macrocambiamenti economici avvenuto nel corso degli ultimi decenni, alle numerose modifiche architettoniche e urbanistiche che hanno trasformato la città, talvolta in meglio, talvolta in peggio. Un insieme di persone molto eterogeneo con differenti modi di vedere la città e la pisanità. Il tutto condito con un po’ di “pisanate”, dal piatto tipico preferito all’espressione dialettale più simpatica o più frequente.