Auletta. "No all’ingresso di Acque Spa nella Multiutility: la destra boccia il nostro emendamento"
Ribadito il no alla speculazione sull'acqua
Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere comunale Diritti in comune
No all’ingresso di Acque spa nella Multiutility. E’ questo il contenuto dell’emendamento presentato dal nostro gruppo consiliare al Documento Unico di Programmazione in merito alle scelte strategiche che il Comune di Pisa deve assumere riguardo alle società partecipate e che ieri è stato bocciato dalla maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco di Conti.
Per la prima volta è stato discusso nella nuova consiliatura il tema centrale della gestione dell’acqua e della posizione del Comune di Pisa sulla Multiutility, la società che entro il 2024 vorrebbe quotarsi in Borsa per fare concorrenza alle grandi multiutility del nord attive nella gestione del servizio idrico, rifiuti ed energia.
La discussione riveste grande importanza per la nostra città, in quanto anche Acque SpA di Pisa, seppur indirettamente, fa parte della nuova società attraverso la significativa quota (19%) posseduta da Publiservizi SpA, confluita nella Multiutility Toscana tramite un progetto di fusione aziendale. A questo punto l’azienda partecipata pisana, già in mano per il 49% a soggetti privati, vede quasi la metà della propria quota pubblica passare ad un soggetto che cerca dichiaratamente di trarre profitto dalla gestione di un bene essenziale alla vita umana come è l’acqua.
Riteniamo molto grave la posizione della destra che nei fatti con questo voto schiera il Comune di Pisa con la coalizione di centrosinistra alla guida della Regione e di diversi comuni della Toscana, il principale soggetto promotore di questa vera e propria speculazione sull’acqua, bene fondamentale per la vita umana, sul quale gli italiani si erano già espressi in modo chiaro con il referendum del 2011 che decretò incontrovertibilmente la gestione pubblica del servizio idrico. Invitiamo, pertanto, i/le cittadini/e a mobilitarsi per riaffermare un diritto inalienabile anche a beneficio delle generazioni future.
Confermiamo la nostra assoluta contrarietà a questo progetto e ritorneremo alla carica in consiglio comunale affinché la sua venga modificata. Riteniamo, infatti, che vada archiviata una volta per tutte la stagione delle privatizzazioni e della speculazione finanziaria, per dare vita a una gestione interamente pubblica dei servizi locali che metta al centro la qualità del lavoro e del servizio, la partecipazione e il controllo democratico, come sancito dal referendum del 2011.