Pronto soccorso: prosegue iperafflusso di pazienti
L’Aoup mette in campo azioni coordinate per fronteggiare la risalita dei contagi da Covid
L’Aoup sta lavorando incessantemente da ore mettendo in campo più azioni coordinate, fra cui la sospensione dell’attività chirurgica programmata non oncologica, per fronteggiare l’iperafflusso di pazienti al Pronto soccorso che si è registrato anche a ridosso di quest’ultimo fine settimana, con conseguente richiesta di posti letto Covid.
Questa ondata di accessi, dovuta anche alla stagionalità per i pazienti fragili più esposti alle patologie respiratorie, provoca un rallentamento nelle procedure non urgenti e nel turn over dei posto letto soprattutto a causa della necessità, tuttora obbligatoria in ospedale, di mantenere percorsi separati per i pazienti risultati positivi al Covid (che sono in aumento anche se la maggior parte di loro risultano incidentalmente positivi al tampone, quando giungono al Pronto soccorso per altre patologie).
A differenza delle altre ondate, quindi, questa risalita dei ricoveri Covid non è dovuta al riacutizzarsi della gravità della patologia, che porta al ricovero, ma alla consistente diffusione del contagio in tutt’Italia essendo ridotto il ricorso alla vaccinazione nella popolazione generale, non essendo più obbligatoria alcuna misura di protezione ma essendo invece sempre obbligatorio, in ospedale, mantenere i percorsi diagnostici e di ricovero dei pazienti Covid separati da quelli di tutti gli altri.