Base militare nel parco: Auletta denuncia il silenzio del commissario sessa
Alla richiesta di chiarimenti sui finanziamenti, il commissario si è rifiutato di rispondere al consiglio comunale
Il Commissario Sessa si rifiuta di rispondere alle richieste di Diritti in Comune sui finanziamenti per la base militare, la denuncia arriva direttamente da Ciccio Auletta che in un comunicato stampa scrive: «“Perché io sono io e voi non siete un ..…”. Si potrebbe riassumere con la celebre battuta del Marchese del Grillo la risposta di Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Commissario straordinario per la realizzazione della nuova base militare nel Parco di San Rossore, alla richiesta da noi inviata lo scorso 16 novembre a lui e al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Una lettera per avere tutte le informazioni e i documenti rispetto al coinvolgimento dello stesso Ministero delle Infrastrutture sul nuovo impianto di guerra progettato nel nostro territorio. Infatti nel verbale della seduta del tavolo interistituzionale siglato lo scorso 18 ottobre a cui erano presenti anche il Sindaco di Pisa Michele Conti, il Presidente della Regione Eugenio Giani e il Presidente del Parco di San Rossore Lorenzo Bani, si legge che: “si avvierà sia la progettazione dell’opera con finanziamenti del MIT già disponibili sia la procedura interministeriale (Difesa – MIT), finalizzata alla individuazione delle fonti di finanziamento, necessario alla realizzazione della nuova sede dei citati reparti dell’Arma dei Carabinieri all’interno delle aree del Demanio Militare della già preesistente caserma del CISAM”.
Da qui la richiesta di informazioni per sapere: 1) a quanto ammontano i finanziamenti già disponibili del Ministero delle Infrastrutture; 2) a quale capitolo di spesa afferiscono questi finanziamenti; 3) per quali parti della realizzazione della nuova base si intende finanziare la progettazione.
La risposta del Commissario Sessa è stata semplice: non solo non vi diciamo nulla ma non siamo tenuti in alcun modo a dare alcuna informazione ad un consigliere comunale. Ancora una volta siamo a denunciare la voluta ed assoluta mancanza di trasparenza da parte del Governo e delle istituzioni coinvolte. Si cerca di procedere ancora una volta in gran segreto senza rendere conto di come si intende finanziare questa nuova base per la guerra.
Si preclude ad un consigliere comunale, eletto dalle cittadine e dai cittadini, di sapere cosa accade sul proprio territorio, mandando un messaggio chiaro alla città: sono affari nostri ed anche il consiglio comunale non verrà in alcun modo informato. È un fatto gravissimo, l’ennesimo dell'opaca procedura con cui si conduce questo progetto. Abbiamo sempre detto che siamo di fronte ad uno scontro fra gli interessi di una economia di guerra e quelli di una economia di pace, i primi tutelano con il segreto i secondi con la partecipazione e la trasparenza.
Denunciamo l’azione del Commissario Sessa e del Governo Meloni, e presenteremo un question time al consiglio comunale di lunedì in cui porremo queste questioni al Sindaco Michele Conti, perché la città ha il diritto di sapere e chi governa ha il dovere di rispondere».