Ecco cosa ha detto il presidente Giuseppe Corrado

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PISA e Provincia
Martedì, 5 Marzo 2024

Media, stadio, centro sportivo e rapporti con i tifosi al centro della conferenza stampa di Corrado

Con una conferenza stampa durata un’ora e dodici minuti il presidente Giuseppe Corrado pone fine al lungo silenzio stampa che da oltre un mese era in vigore in casa nerazzurra. Tanti i temi trattati come era prevedibile: Rapporti con i media, Stadio, Centro Sportivo ed infine il rapporto con la Curva Nord che da settimane è assente alle partite interne dei nerazzurri.

Sensazione di disinteresse è la frase con la quale il presidente apre la sua conferenza stampa. Da qui ripercorre i giorni del suo arrivo a Pisa togliendosi qualche sassolino dalle scarpe sia nei confronti dell’allora amministrazione comunale colpevole di non aver aiutato la società soprattutto nella gestione iniziale dello stadio, sia nei confronti dell’imprenditoria pisana e porta ad esempio come nella vecchia sede di Montacchiello il Pisa di Petroni non pagasse alcunché di affitto, salvo poi vedersi chiedere una retta una volta che Corrado e Ricci sono diventati i proprietari del club nerazzurro. Anche nel trasferimento a Sesta Porta il Pisa è sottostato ad un affitto molto più oneroso di quando previsto dalle tabelle. Da questo inciso iniziale Corrado poi passa a descrivere una sensazione di isolamento vissuta dai rappresentanti del club, una sorta di disinteresse che ha toccato anche il proprietario Alex Knaster. In quella sensazione di disinteresse, una parabola discendente iniziata dopo la notte di Monza, che si spiega il silenzio stampa della società e la conferenza stampa di oggi. Corrado non lo dice, ma anche le voci di un disimpegno che si rincorrono in città da mesi, sono alla base dell’incontro di oggi. Disimpegno che non ci sarà ma che è stato in qualche modo “minacciato” dal presidente Corrado che nel finale della conferenza stampa afferma: «Se il problema dovessimo essere noi che non riusciamo più a rappresentare quello che i tifosi desiderano è un problema risolvibile: ci facciamo da parte e si valuteranno soluzioni alternative, per noi e per loro. Noi che possiamo iniziare un progetto da un’altra parte e essere apprezzati per quello che facciamo. Ma se così non è allora i tifosi ci diano una mano a risolvere i problemi che ci stanno limitando e che altri ci creano, tornino ad essere quel valore aggiunto che sono sempre stati in questi anni»

Il tema del rapporto con i media è il punto numero due affrontato da Corrado che lamenta scarso supporto e troppe voci alimentate senza una punta di fondamento. «Anche i media creano situazioni di malessere che determinano questo clima, un clima già compromesso dallo sciopero della curva che a livello di sostegno alla squadra crea un danno incommensurabile mentre a noi a livello economico non arreca danno visto che gli abbonamenti sono stati già venduti. Quando poi il media diventa avversario allora è un problema : quando leggi interviste a persone radiate dal mondo del calcio è un qualcosa di vergognoso. Capisco che siete abituati a società precedenti gestite da persone agli arresti domiciliari o addirittura radiate dal mondo del calcio, ma adesso il vento è cambiato e bisogna accorgersi di questo. Quando si scrive che Beruatto vuole andare via perché ha ricevuto un’offerta importante, quando si scrive che Touré vuole andare a giocare in serie A sono cose che creano disagio a tutti noi, Ciò ci ha veramente deluso ed offeso, questa è una delle ragioni che ci ha consigliato di scegliere il silenzio dell’ultimo periodo. Noi abbiamo bisogno di essere giudicati, non certo di consigli».

Il tema delle istrastrutture sportive è stato sviscerato dividendolo inevitabilmnete in due parti: quella relativa allo stadio e quella del Centro Sportivo. Circa l’Arena in estrema sintesi Corrado lamenta grandi investimenti fatti dalla società a fronte di promesse non mantenute alla vigilia della firma della convenzione, ha parlato di 400mila euro di credito che il club vanta dal Comune (erano 700mila ma quasi la metà è stato stralciato) e di lavori promessi e mai realizzati. C’è poi la questione del 2curvino” Corrado parla di costi onerosi, sopra il milione di euro che avevano fatto desistere il Pisa dal procedere con il recupero, per poi scoprire adesso che con poco la questione si risolve. Corrado lancia anche l’allarme per l’anno prossimo, perché regole più stringenti potrebbero portare l’Arena fuori dalle norme per la serie B ed a domanda del nostro Paolo sardelli porta l’esempio di Cagliari per costruire uno stadio ex novo, visto che da mesi il club attende la valutazione dell’Arena da parte del Comuen per poter procedere, o meno, all’acquisto del bene.

Sul Centro Sportivo la sintesi la si fa sui tempi: Il Pisa aveva ricevuto delle garanzie venute meno dalla richiesta di ulteriori documenti, adesso la data di giugno per l’avvio dei lavori dovrebbe essere rispettata, parola del sindaco Conti, anche se non c’è stato il passaggio in giun ta comunale. Vedremo. Corrado rivendica anche i grandi investimenti fatti a San Piero dove è stato speso un milione di euro praticamente a fondo perduto, visto che il bene è dell'Università di Pisa

Ultimo punto i tifosi e lo sciopero della curva nord che si sintetizza con queste parole: «i tifosi ci diano una mano a risolvere i problemi che ci stanno limitando e che altri ci creano, tornino ad essere quel valore aggiunto che sono sempre stati in questi anni. Cosa ci è mancato quest’anno a livello sportivo? Il pubblico, e lo dimostra il rendimento che abbiamo quando giochiamo in trasferta; con qualche punto in più saremmo a fare tutti altri discorsi».

 

massimo.corsini