CascinaOltre: "Mitigare i problemi per la frazione di Latignano derivanti dalla discarica di Gello"

Politica
Cascina
Lunedì, 6 Maggio 2024

Sulla discarica di Gello, anche in vista del dibattito che si terrà nel Consiglio Comunale del 7 maggio, CascinaOltre partecipa alla discussione con un suo comunicato
 

Questo il comunicato integrale

La storia della discarica di Gello, autorizzata alla ricezione dei rifiuti speciali non pericolosi, è una storia lunga, segnata dalla mancata chiusura prevista per il 1998 e costellata di ampliamenti, ultimo dei quali poco più di due anni fa con il lotto 4, attualmente funzionante, con dismissione e messa in sicurezza dell’impianto prevista entro il 2028. 
Le recenti direttive Ue contemplano il trattamento in discarica solo come ultima istanza nella gestione dei rifiuti, considerando gli effetti collaterali ovvero le emissioni di gas nocivi per il clima, i miasmi che creano disagio alle popolazioni residenti nei dintorni dell’impianto e le possibili contaminazioni delle falde acquifere sotterranee. La popolazione di Latignano nel nostro Comune convive da molto tempo con le maleodoranze che provengono dalla discarica di Gello, particolarmente acuite quando persistono fenomeni di nebbia o venti.
Il nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti e dell’economia circolare, adottato dal Consiglio Regionale della Toscana si pone in linea con gli obiettivi europei e, se pur centrato sulla gestione dei rifiuti urbani, intende entrare nel merito della produzione dei rifiuti industriali. Infatti si precisa che “la sfida non può giocarsi solo sul terreno dei rifiuti urbani, che rappresentano circa il 20% della produzione totale, ma deve misurarsi con il settore dei rifiuti speciali, gli scarti delle lavorazioni delle imprese, che siamo abituati a considerare un problema, ma che, se correttamente gestiti, possono diventare un’opportunità per altre imprese. Cambiare i modelli di produzione, riducendo gli scarti e dando loro una destinazione certa e sicura, rappresenta una delle direttrici principali nella sfida alla crisi climatica e nella creazione di valore dai processi virtuosi.”
In questo quadro l’ampliamento della discarica di Gello richiesto da Ecofor Service, tramite la realizzazione del Lotto 5 con l’avvio dei nuovi conferimenti a partire dal 2028 fino al 2042 appare, a nostro parere, sproporzionato nella durata e nella volumetria finale dei rifiuti: in particolare va oltre l’arco temporale e i fabbisogni stimati dal Piano Regionale che fissa il fabbisogno per il conferimento in discarica per il periodo 2022-2035 e dal quale non sembra si deduca la necessità di ampliamenti, e non tiene conto della spinta tecnologica auspicata per la riduzione dei rifiuti speciali.
Fra gli obiettivi del Piano Regionale rientra anche il criterio della massima prossimità fra il rifiuto e l’impianto di smaltimento/discarica entro il territorio regionale.
Ecofor Service presenta un piano di ampliamento che potrà anche rispettare i requisiti normativi di realizzazione e di gestione, potrà anche migliorare il quadro morfologico finale dell’area, ma risponde molto di più alle logiche del profitto e alle esigenze del gestore di utilizzare al massimo un impianto già funzionante, continuando a conferirvi rifiuti da tutto il territorio nazionale. L’ampliamento andrà anche ad aumentare il consumo di risorse idriche, per cui è già prevista una futura richiesta per la concessione allo sfruttamento di un ulteriore pozzo, oltre quello già esistente, anch’esso insistente nella sotterranea falda artesiana.
Crediamo che la Regione abbia gli strumenti per valutare attentamente la richiesta di autorizzazione per il nuovo ampliamento della discarica di Gello, analizzando le osservazioni pervenute dagli Enti e Uffici competenti e da Legambiente Valdera, eventualmente trovando soluzioni di mitigazione e riducendo/rimodulando  in modo significativo gli orizzonti temporali, dando concretezza al proprio Piano Regionale di gestione dei rifiuti e dell’economia circolare. Il conferimento in discarica rappresenta l’ultima opzione prevista della gerarchia dei rifiuti e non può diventare un facile pretesto per non progredire verso un’economia circolare. E in ogni caso una eventuale autorizzazione secondo noi deve prevedere un piano per la gestione del post-mortem dell’impianto, da attribuire in toto all’impresa che ha fatto megaprofitti coi rifiuti speciali!
CascinaOltre invita le forze di maggioranza, il Sindaco e la Giunta a continuare ad adoperarsi affinché la frazione di Latignano non debba solo subire conseguenze negative dalla presenza dell’impianto di Gello ma possa, proprio in ragione dei grandi profitti che la discarica produce, essere destinataria, in una logica di corretta e virtuosa compensazione, di investimenti e di importanti opere di valorizzazione, da individuare insieme alla cittadinanza.

 

redazione.cascinanotizie