Verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Intervista esclusiva a Filippo Macchi

Sport
Cascina
Sabato, 1 Giugno 2024

“Un sogno che si realizza, che vivrò, gustandomelo, momento per momento. Dando il massimo giorno per giorno”

La sua convocazione tra le fila della Nazionale olimpica di fioretto, non era né scontata, né del tutto inattesa. A parlare dello stato di forma e della forza espressa in pedana negli ultimi anni da Filippo Macchi, infatti, sono i risultati, non tanto le chiacchere.

Il 23enne cascinese, fiorettista di punta della Polizia di Stato, neppure un anno fa si era laureato campione europeo a Plovdid, in Bulgaria, battendo tutta la concorrenza nelle gare individuali. Non solo, si era poi ripetuto nella competizione a squadre, portando in alto l’Italia e regalandosi due bellissime e pesantissime medaglie d’oro a livello continentale.

Qualcosa era mancato nella competizione mondiale, ma in Coppa del mondo, Filippo Macchi, nella stagione in corso, ha nuovamente dimostrato tutto il proprio valore, fino alla “scontata” chiamata del Commissario Tecnico Stefano Cerioni.

Per Filippo Macchi, ora possiamo dirlo, il sogno olimpico è davvero iniziato: “È la mia prima volta – conferma Filippo Macchi a Punto Radio Cascina Notizie – sono felicissimo, ma il percorso che mi ha portato alla convocazione è stato bellissimo, sempre combattuto ai massimi livelli. Sicuramente, in fondo, un po’ me lo aspettavo. Aggiungo anche che ho imparato sulla mia pelle a non dare mai niente per scontato. Insomma è una qualificazione che ci siamo guadagnati tutti e quattro sul campo”.

Filippo Macchi, come ogni sportivo, scenderà in pedana per vincere: “Beh – continua – andrò a Parigi per dare il massimo e fare il meglio possibile, questo è certo. Su quelle pedane darò tutto e di più. È la mia prima Olimpiade e voglio godermela appieno, momento per momento. Sicuramente meglio del mio primo Mondiale, combattuto lo scorso anno. Voglio che Parigi sia un sogno che diventa realtà”.

Ma cosa si aspetta Filippo Macchi  da questa grande ed unica esperienza? “Sarò sincero – insiste – nulla di che, non ho vere e proprie aspettative. Davanti a me ho degli obiettivi: i Campionati Italiani individuali e a squadre con la Polizia di Stato, i Campionati Europei individuali e a squadre con i miei compagni e poi le gare individuali di Parigi dal 29 luglio e quelle a squadre dal 4 agosto. Mi godrò ogni giorno di avvicinamento alle Olimpiadi dando il massimo”.

In conclusione d’intervista Fillippo Macchi ha un pensiero per la sua famiglia e per Cascina.

“La mia famiglia mi ha sempre sostenuto – conclude – ed è stato lì che ho chiamato appena avuta la notizia della convocazione olimpica. Un pensiero è andato anche a mio nonno (il maestro Carlo Macchi ndr), che purtroppo ha potuto vedermi in pedana quando ero ancora immaturo e con pochi risultati. Porto sempre con me la mia famiglia, con grande orgoglio, perché sono una forza in più su cui puntare”.

“Un abbraccio, infine, va a tutto il comune di Cascina – dice ancora Filippo Macchi -, che mi ha cresciuto e continua a seguirmi con passione. Alla mia palestra (il Circolo Scherma Navacchio ndr) e all’amministrazione comunale che la sostiene nelle sue attività”.

 

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carlo.palotti