"Pisa da cinque anni senza ludoteche per bambini e bambine"
E' la denuncia dei consiglieri della lista "La Città delle Persone" e chiamano in causa l'assessore Buscemi che trova la scusa della pandemia ormai finita da ben tre anni
Questo il comunicato integrale
Le bambine e i bambini di Pisa sono senza ludoteche da cinque anni. È assurdo che una città come la nostra neghi un servizio così importante per la crescita dei più piccoli e per le loro famiglie. È una situazione che abbiamo denunciato più volte, sulla stampa e in Consiglio comunale. Lo abbiamo fatto, di recente, anche con un'interpellanza, a cui l'assessore Buscemi ha risposto ieri in Consiglio comunale in modo per noi assolutamente insoddisfacente.
L'assessore ha nuovamente detto che il Covid ha ridotto la richiesta di questo servizio, che la giunta sta portando avanti un censimento sui fabbisogni educativi e che, entro fine anno, prevede di aprire tre nuovi servizi di tipo educativo, a Putignano, al Cep e alla Leopolda.
Sono tre punti su cui abbiamo voluto rispondere con precisione. La pandemia è finita da ormai tre anni ed è assurdo ed anacronistico continuare a utilizzare l'argomento del calo di richiesta da parte delle famiglie. Il cosiddetto censimento sta andando avanti davvero da troppi mesi, senza alcuna novità, e a settembre si riproporrà l'assenza di servizio senza che, nel frattempo, si sia fatta alcuna programmazione concreta. Infine, pensiamo che per l’eventuale apertura di un servizio educativo presso i locali della Leopolda, vista anche la situazione di totale incertezza della struttura, serva chiarezza sui criteri di accessibilità e fruibilità. In ogni caso, vigileremo sul fatto che almeno queste tre soluzioni annunciate vengano realizzate.
Evidentemente, per noi i servizi alle famiglie e quelli dedicati alla socializzazione e alla crescita dei cittadini più piccoli hanno un livello di importanza e priorità superiori a quelli della giunta Conti. Continuiamo a sostenere a gran voce che Pisa, città della cultura e della formazione, non possa avere le ludoteche chiuse e un livello di servizi extrascolastici per l'infanzia prossimo allo zero.