Base militare di Pontedera: "Quante case popolari, ospedali, scuole, ambulatori si possono fare con mezzo miliardo di euro?"

Politica
Pontedera
Sabato, 6 Luglio 2024

Se lo domanda il Movimento No Base pontederese che ora chiede una presa di posizione al sindaco rieletto Franconi e alla sua vice, Cocilova

Ha scritto Movimento No Base - Pontedera.

Quante case popolari, ospedali, scuole, ambulatori si possono fare con mezzo miliardo di euro? E quante case, ospedali e scuole saranno invece distrutti in giro per il mondo da coloro che animeranno quella base militare che ci vogliono imporre?

Sono le primissime domande che come Movimento No Base Pontedera ci siamo posti mentre il consigliere di Una Città in Comune e Rifondazione Comunista Francesco Auletta raccontava, questa mattina, numeri e dimensioni di un “mostro” che sta per abbattersi non solo su Pisa e sul Parco Naturale di San Rossore, ma anche nella nostra Pontedera.

Grazie al prezioso lavoro dei compagni pisani scopriamo quindi che i nostri sospetti erano tutti fondatissimi: per Pontedera, oltre ad un autodromo, è prevista la costruzione di un poligono da 500 metri. Infrastrutture militari a tutti gli effetti, che per la nostra città vegono addirittura annoverate come “compensazioni”. Nuove vergognose risorse per la guerra, strappate ad altre voci di bilancio e scapito di servizi per i cittadini in un momento storico in cui il potere d'acquisto crolla, disuguaglianze, povertà e criticità aumentano e ogni volta che qualcuno si lamenta per il finanziamento dei servizi viene ridotto al silenzio.

I cittadini di Pardossi e Santa Lucia, ai quali per mesi si è andati promettendo nuovi residenti, nuove infrastrutture civili, sviluppo, risorse, si troveranno invece a sopperire a traffico, strade oberate, territori sfruttati e tanto, tanto inquinamento, in un territorio come quello della Tenuta Isabella che già lo scorso novembre, malgrado i campi, dimostrava chiaramente la sua natura alluvionale.

Chiediamo pertanto che il sindaco di Pontedera e la giunta comunale si esprimano immediatamente sul progetto della base militare, visto il silenzio categorico mantenuto sulla questione nel corso della campagne elettorale da poco conclusa.

Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensa il sindaco Matteo Franconi, che in questi due anni non ha mai concesso alla cittadinanza la minima discussione pubblica sul tema, fatta eccezione per qualche post sui social. Come sarebbe molto interessante sapere cosa ne pensa la vicesindaco Carla Cocilova, che minacciava due anni fa le dimissioni da assessore proprio in merito alla questione della base militare e che ha evidentemente cambiato posizione.

 

redazione.cascinanotizie