No alla base militare nel Parco. "Il sindaco Conti se ne lava le mani come Pilato"
La città delle persone: "Daremo battaglia. Interdetti dalla provenienza dei fondi"
Ha scritto la lista di opposizione La città delle persone.
Vogliamo ribadire ancora una volta la netta contrarietà alla realizzazione della nuova base militare nel Parco di San Rossore e pensiamo che sia incredibile l'atteggiamento pilatesco del sindaco Conti che, non chiarendo in Consiglio se lui fosse o no a conoscenza degli sviluppi, dichiara poi che comunque adesso è una questione nazionale ministeriale, mostrando di non volersene occupare.
Come può un sindaco disimpegnarsi totalmente da una questione di tale impatto per il territorio?
Come abbiamo detto varie volte in campagna elettorale, pur senza pregiudizio nei confronti delle esigenze dell'Arma, non si può pensare di realizzare una base nell'area del Parco, tantopiù viste le dimensioni su cui dovrebbe svilupparsi il progetto.
Quanto alla bonifica dell'area del reattore, siamo pienamente consapevoli che serva e pensiamo che dovesse essere già progettata e finanziata, ma creare consequenzialità con la realizzazione della base è puramente strumentale.
Siamo quindi contrari e lo siamo a maggior ragione visto il lievitare dei volumi e dei costi, in buona sostanza 520 milioni di cui, sottraendo i 120milioni preventivati per la bonifica del reattore, ne restano 400, a fronte dei 190 inizialmente previsti e già contestati, con un aumento da 70 a 130 degli ettari coinvolti dal progetto tra Pisa e Pontedera.
Non da ultimo, ci lascia interdetti la provenienza dei fondi.
Parliamo intanto dei primi previsti, 72.5 milioni dal Fondo di Sviluppo e Coesione e altri 20 milioni previsti dal governo col decreto infrastrutture, sulla cui conversione in legge il parlamento dovrà presto esprimersi, ossia fondi che è assolutamente insolito destinare a infrastrutture di tipo militare.
Ancora una volta, la mancanza di trasparenza e l'incapacità di assumere un ruolo chiaro caratterizzano l'azione del sindaco Conti e della sua giunta.
Su questa decisione sbagliata, dannosa e calata dall'alto continueremo a dare battaglia, fuori e dentro il Consiglio comunale, coordinandoci con tutte le realtà che vorranno opporsi a una prospettiva mai discussa e mai avallata dalla città.
Pertanto, invitiamo tutti gli amministratori pubblici degli enti coinvolti nel percorso, oltre che il Governo anche Regione, Ente Parco, Comune e Provincia a desistere dal portare avanti il progetto, impegnandosi invece al perseguimento della bonifica del reattore.