A Pisa un'originale esposizione di fili a piombo antichi
Fanno parte della collezione Chetoni e la mostra sarà inaugurata venerdì 12 luglio via Fucini 20 a Pisa – ORE 19:00
Si tratta di una esposizione unica al mondo, con la più vasta raccolta esistente – circa 3.500 esemplari - di uno strumento che è stato insostituibile nel costruire tutto quello che ci circonda. Da oltre tremila anni tutte le civiltà lo hanno utilizzato, declinandolo secondo la loro cultura senza poterne prescindere, dalle piramidi al Colosseo, dalla muraglia cinese alle cattedrali, dagli acquedotti alle torri…
L’esposizione ripercorre la storia delle costruzioni e della topografia attraverso i secoli, con testimonianze dell’Antico Egitto, Romane, Ottomane, Ming, Selgiuchide, Afgane…
Il FILO A PIOMBO è stato utilizzato in numerosi mestieri, ognuno dei quali lo ha declinato a proprio modo: piombi da muratore, da carpentiere, da topografo, da torre, da miniera, da meccanico, da artista, da inaugurazione, piombi brevettati, piombi meccanizzati, fino ai pregiati esemplari ottocenteschi inglesi ed americani, dalle forme squisite.
Un vasto apparato bibliografico di libri, pubblicazioni e antichi cataloghi è consultabile in appendice all’esposizione.
L’evento ha ottenuto i patrocini del Comune di Pisa, dell’Università, dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti, del Collegio dei Geometri e degli Amici dei Musei.
La presenza a Pisa di questa esposizione – inaugurata nell’850esimo compleanno della Torre - è un omaggio a uno dei monumenti più conosciuti al mondo: ancora oggi, come da secoli, la pendenza della Torre è monitorata col filo a piombo.
L’esposizione è aperta gratuitamente ai concittadini e ai visitatori della nostra città su prenotazione ( tel: 335 397 297; mail: r.chetoni@gmail.com)
“Ma a tirar su la cupola di Santa Maria del Fiore col solo aiuto di un filo a piombo e di una cazzuola, non tutti son buoni. Più che miracoli da Santi, son miracoli da uomini, voglio dir da toscani”
Curzio Malaparte in Maledetti Toscani