Attivato il nuovo sistema fognario depurativo di Pisa
Investimento da 16 milioni di euro, per 25 km di nuove tubazioni. Nei prossimi anni ulteriori 35 milioni di euro di lavori
Ha scritto Acque SpA.
Era l’ottobre del 2022 quando Acque annunciava una serie di importanti interventi nel campo della fognatura e depurazione per il comune di Pisa. Un maxiprogetto senza precedenti, per impatto ed estensione, che nel suo complesso avrebbe previsto la posa di oltre 25 chilometri di nuove tubazioni, oltre all’efficientamento degli impianti di depurazione del capoluogo. Oggi quell’insieme di lavori, che ha comportato un investimento da 16 milioni di euro, è giunto a conclusione, garantendo un deciso passo in avanti verso una maggiore qualità e sostenibilità del servizio idrico locale. Questi interventi hanno permesso di riorganizzare l’intero sistema fognario della città della Torre, di allacciare alla pubblica fognatura un significativo numero di nuove utenze, e di eliminare gli ultimi scarichi diretti in ambiente ancora presenti, indirizzati adesso ai depuratori, nel frattempo ammodernati e potenziati.
Fognatura - I lavori alla fognatura, progettati da Ingegnerie Toscane e pianificati da Acque in stretta sinergia con il Comune di Pisa, erano stati suddivisi in tre grandi macrolotti. Il primo, Pisa Centro, ha riguardato la zona a nord dell’Arno: la nuova fognatura ha come recapiti finali i depuratori de La Fontina e San Jacopo. Buona parte degli interventi si è concentrata sulla raccolta dei reflui nei pressi della Facoltà di Ingegneria e nelle aree tra la centralissima Piazza dei Miracoli e lo stadio, dove peraltro gli scavi hanno consentito la scoperta e la valorizzazione di un’antica domus romana. Il secondo lotto, Pisa Sud Ovest, ha compreso invece l’intercettazione degli scarichi nella zona a sud dell’Arno e ad ovest dell’aeroporto: l’attuale recapito finale dei reflui civili è il depuratore di Pisa Sud. Infine, il terzo lotto, Pisa Sud Est, inserito tra le opere co-finanziate tramite il PNRR, si è concentrato nelle aree di Sant’Ermete, Ospedaletto e Putignano, fino al depuratore di Oratoio.
Depurazione - Ai lavori alla fognatura si sono aggiunti quelli ai depuratori, necessari per superare i limiti funzionali e consentire agli impianti di trattare i reflui provenienti dagli scarichi recuperati e non più diretti in ambiente. È il caso dei depuratori di Oratoio e Pisa Sud, dove sono stati portati a termine i principali interventi di ammodernamento. Al contempo, sono già state messe in funzione la stazione di sollevamento e le condotte fognarie che consentono il convogliamento di una parte dei reflui in arrivo al depuratore de La Fontina verso quello di San Jacopo. Nei prossimi anni, in seguito all’ampliamento di quest’ultimo impianto - il cui progetto esecutivo è in fase di approvazione - sarà possibile procedere a una graduale dismissione del depuratore de La Fontina. Nel complesso, sul versante della depurazione, nel prossimo quinquennio verranno investiti ulteriori 35 milioni di euro.
I vantaggi - La città di Pisa può contare adesso su una rete fognaria più ampia, più efficace e più moderna, nonché su impianti di depurazione di nuova generazione, che consentono il pieno raggiungimento degli standard previsti dalle norme italiane ed europee.
“Esprimo il mio ringraziamento nei confronti di Acque - dichiara il sindaco Michele Conti - per aver portato a termine un intervento di tale importanza, che riorganizza e riqualifica il sistema idrico e fognario in varie zone della nostra città. Adesso c'è una copertura pressoché totale del servizio di raccolta e trattamento delle acque reflue su tutto il territorio comunale, che contestualmente consente un miglioramento ambientale e maggiore sostenibilità, a beneficio dei cittadini e del territorio”.
“Siamo orgogliosi di aver concluso un progetto di portata storica per la città - sottolinea l’amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese - L’investimento arricchisce il patrimonio infrastrutturale pubblico e consente di fare un passo significativo verso un futuro sostenibile, grazie alla restituzione in ambiente di acque sempre più pulite e alla riduzione delle emissioni di gas serra. La sfida che ci si pone di fronte adesso è quella di contribuire insieme a tutti gli attori istituzionali ed economici al riutilizzo dei reflui depurati in agricoltura o nell’industria, in modo da generare un’economia circolare che preservi la risorsa e sostenga il territorio”.
Una soddisfazione doppia, alla luce delle tante sfide, affrontate positivamente, tipiche di un contesto urbano e sociale complesso e stratificato come quello di Pisa. “In più - aggiunge il presidente di Acque, Simone Millozzi - in molti casi è stato possibile superare la fognatura mista, favorendo la corretta separazione tra acque reflue e meteoriche. Ringrazio il Comune, che ci ha costantemente supportato in questa impresa, nonché le ditte, i progettisti e i tecnici di Acque e Ingegnerie Toscane: grazie al loro impegno e alle loro competenze, siamo riusciti a realizzare un disegno ambizioso e strategico per lo sviluppo della città”.