Qui non si fa poesia, qui si verticalizza

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PISA e Provincia
Sabato, 24 Agosto 2024

Il Pisa con il 34% del possesso palla segna due reti, centra una traversa e sfiora altre due volte il goal

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Il titolo di questo articolo, si rifà ad una delle frasi più belle mai pronunciate da un allenatore di calcio. A dirla fu il compianto professor Franco Scoglio da Lipari, durante la sua permanenza al Genoa e oggi la facciamo nostra in occasione del rotondo 2-0 con il quale il Pisa ha piegato una delle favorite alla promozione in serie A: il Palermo. Un punteggio ed una partita che non ammette molte repliche, il Pisa ha segnato in apertura, centrato una traversa qualche minuto dopo, in apertura di ripresa ha impegnato severamente il giovane portiere Desplanches e poi con un contropiede da far vedere nelle sedute video delle scuole calcio, chiuso i conti.

Il segreto di una squadra che per otto decimi (riferito ai giocatori di movimento) era composta dagli stessi uomini della passata stagione? La verticalizzazione. Si, perché ora il Pisa attacca gli spazi che si crea gira la palla quanto basta e poi verticalizza in avanti alla ricerca dell’imbucata buona, la difesa non deve più fare poesia, ovvero cercare il giropalla ossessivo alla ricerca del goal frutto di 15-20 passaggi, il Pisa di oggi lascia il possesso agli avversari (34% contro il 66% dei rosanero), ma quando ha il pallone fra i piedi è sempre per cercare di guadagnare campo più velocemente possibile ed i risultati si vedono.

Inzaghi fin dal primo giorno disse che questa era una squadra che aveva bisogno di poco, perché i giocatori giusti ci sono. Quel "poco" (dice lui, ma poco non è) ce lo ha messo ”superpippo” costruendo un gioco semplice ma efficace e motivando gli uomini a puntino, spronandoli alla ricerac del riscatto dopo una stagione nella quale erano forse gli ultimi ad avere colpe. Non è un caso se dopo Toure nel post Pisa-Spezia, anche dopo questa partita chi si è presentato davanti ai microfoni ha sottolineato le differenze con la passata stagione.

Tempi duri arriveranno, la stagione è lunga, ma oltre al gioco qui sembra esserci anche il gruppo e questo aspetto è quello che lascia maggiormente tranquilli, ora testa a Cittadella, dopo averla esorcizzata due volte nella passata stagione bisogna dare continuità e mettere altro fieno in cascina poi, come ha detto Inzaghi ci saranno le giornate conclusive del calciomercato e vedremo cosa succederà, soprattutto sul fronte degli arrivi.

(foto PIsa sporting club/francesco cecchi)

 

 

massimo.corsini