Marco e Davide, a Cascina finalmente un Si

Sarà una bellissima giornata, un tappeto rosso steso per accoglierli, una Sala Consiliare addobbata a dovere, il sole a splendere sul loro futuro. Sarà un giorno da non dimenticare, soprattutto per loro, Marco e Davide. Si uniranno in matrimonio il 10 giugno. Da non dimenticare perché sarà la prima unione civile ad essere celebrata a Cascina e per altro nella Sala più prestigiosa del Municipio.

Da non dimenticare anche per chi ha tentato, in ogni modo, con ogni mezzo, con qualsiasi “escamotage” di non farla celebrare. In primis la Sindaca Susanna Ceccardi che ha, ancora adesso, negato la delega a chiunque e a celebrare sarà l’Ufficiale di Stato Civile di turno, quel sabato 10 giugno, ore 15:30 (data che sarà scolpita nella storia della città). Una Sindaca che però, come molti suoi Assessori, ha ceduto su molti fronti: aveva deliberato che le unioni civili dovevano essere celebrate in altro luogo e non nella Sala del Consiglio Comunale come tutti gli altri matrimoni, non si potevano svolgere né di sabato, né di domenica e via dicendo. C’è voluto il Commissario Straordinario per Cascina, che qualcuno ancora chiama solo capo di Gabinetto, A. Recaldin, a convincerla che non era il caso, che rischiava denunce.

Una festa deve essere quando due persone che si amano vogliono anche ufficializzare la loro unione, una festa di civiltà, una festa per tutta Cascina, anche per quei pochi recalcitranti oltranzisti cattolici (ma non solo) che non accettano chi è altro da loro.

Una festa soprattutto per Marco Mariotti e Davide Camatari che ci vogliono ricordare come il nostro paese sia stato uno tra gli ultimi a varare una legge sulle unioni civili (per altro non perfetta), anche dopo la cattolicissima Irlanda (dove, ricordiamo, che l’attuale Primo Ministro è figlio di immigrati indiani ed è gay).

Che Ceccardi, Avolio, Legnaioli ed i vari Consiglieri Comunali di maggioranza (anche le “belle statuine”  forse qualche idea in testa sull’argomento ce l’hanno anche loro) si mettano l’anima in pace, sono solo il passato, anche se tentano di far credere il contrario.

Clicca QUI e ascolta le interviste a Marco e Davide da tablet o smartphone