L’Odissea della signora Lucia al Pronto soccorso di Cisanello
89 anni, paziente oncologica, ha dovuto attendere il ricovero in reparto per più di 26 ore
Per la signora Lucia (nome di fantasia ndr) e la sua famiglia, l’esperienza al Pronto Soccorso di Cisanello, è stata sconvolgente. Per più di 26 ore, infatti, anche se 89enne e paziente oncologica, il tanto agognato posto in reparto è stato solo un miraggio.
A raccontarci il Calvario della signora Lucia, il figlio, sconvolto dal disagio patito dalla madre e arrabbiato con il Sistema Sanitario nazionale. Incapace, per tantissime ore, di darle un adeguato ricovero.
“Voglio premettere – racconta a Punto radio Cascina Notizie il figlio – che non voglio accusare nessuno in particolare. I medici, gli infermieri e gli Oss, insomma, tutto il personale dell’ospedale di Pisa, sono stati attenti e premurosi con mia mamma. E voglio solo ringraziarli. Peggio, invece, è andata dal punto di vista organizzativo e d’accoglienza. Credo per la carenza di posti letto in reparto”.
Questa di seguito la sequenza degli eventi.
La signora Lucia arriva in ambulanza a Cisanello intorno alle 13.30 di lunedì 14 ottobre, dove sosta, sempre a bordo del mezzo, fino alle 14.45.
“A quel punto – prosegue il figlio – mia mamma è stata presa in consegna dal Pronto soccorso, dove è stata pulita (immaginate le ore passate sul lettino, ferma, in ambulanza ndr) e guardata per la prima volta”.
Davanti alla signora Lucia, sistemata nel grande stanzone del Pronto soccorso di Cisanello, a quel punto, erano in coda 14 pazienti.
“Alle 18.30 – insiste il figlio – mia mamma è stata visitata per la prima volta. Considerate che il reparto in cui era stata trasferita, è un grande stanzone illuminato a giorno, con diversi lettini separati da tende”.
Lucia, quindi, attende il proprio turno nella grande stanza d’ospedale illuminata a giorno, tra gli altri pazienti, separata da essi solo da una tenda a scorrimento.
“Alle 22.30 di lunedì – racconta il figlio – è stata sottoposta a lastra ed ecografia, ma solo dopo due solleciti da parte del personale medico dell’ospedale”.
La signora Lucia viene quindi riportata nella stanza dove era alloggiata precedentemente e lì, per più di 17 ore, fino alle 15.30/16.00 di martedì 15 ottobre, resta, in attesa di un posto letto in reparto.
“Colgo l’occasione – conclude il figlio – per ringrazia nuovamente i medici e tutto il personale dell’ospedale di Cisanello, che in qualche modo, anche in piena difficoltà, hanno sostenuto mia mamma in quella difficile situazione. Resta il fatto che da paziente oncologica, molto anziana, abbia dovuto subire questo trattamento, nel pieno delle sue facoltà. Insomma, dovendo buttare giù una situazione davvero incredibile e non adatta ad un Paese che voglia considerarsi civile”.