Un nuovo birrificio artigianale per Vicopisano. La scommessa di Carlo Tinagli
Sarà inaugurato ad inizio 2025 presso il bellissimo edificio di Viale Vittorio Veneto
Un vecchio edificio riportato a nuova vita, con tanto di vista mozzafiato sul borgo medievale.
Con l’inizio del nuovo anno, da gennaio 2025, Vicopisano potrà contare su una nuova attività commerciale dedicata alla somministrazione e ristorazione.
Più precisamente, su un nuovo birrificio artigianale.
A scommettere sul borgo fortificato da Filippo Brunelleschi è un vicarese doc, Carlo Tinagli, 46 anni, a lungo designer d’arredo e pronto al grande balzo nel mondo della produzione e vendita al pubblico.
Il birrificio artigianale sarà ospitato dal grande e bell’edificio di Viale Vittorio Veneto, di proprietà della famiglia di Carlo Tinagli.
Un immobile acquistato decenni addietro e riqualificato, già scelto da altre attività (un ristorante, Timo e uno studio fotografico ndr) e posizionato a pochissimi metri dalla Strada Provinciale che porta a Bientina.
Un luogo speciale, che può vantare un ampio parcheggio e una vista davvero eccezionale: quella della Rocca, del Camminamento e del centro abitato di Vicopisano.
“Per lungo tempo ho lavorato come designer di mobili – ha raccontato Carlo Tinagli -. Già da qualche anno, almeno dal 2020, avevo questa idea di aprire un birrificio artigianale. Ancora siamo in fase di allestimento, ma l’impianto sarà a vista e presso il nuovo locale sarà anche possibile mangiare”.
L’edificio di Viale Vittorio Veneto, nel tempo, aveva ospitato diverse attività, comprese le Manifatture Toscane Riunite, prima del bombardamento subito nel giugno del 1944.
Nella seconda metà del novecento diventò luogo per lo stoccaggio di legname, poi il definitivo oblio e la rinascita arrivata con l’investimento fatto dalla famiglia Tinagli.
“La birra che sarà prodotta qua – conclude Carlo Tinagli – si chiamerà Matos, l’acronimo di Manifatture Toscane Riunite. Gli interni riprenderanno lo stile industriale, mentre per la produzione della birra artigianale, ci appoggeremo alle capacità di un mastro birraio di Montelupo Fiorentino”.