Linea ferroviaria Pisa-Firenze, nessun finanziamento, ma è tra le peggiori d'Italia

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 20 Dicembre 2024

"Non c'è da stupirsi se la linea Pisa-Firenze risulti tra le 12 peggiori sul territorio nazionale e la peggiore in Toscana, un'amara constatazione che arriva dal rapporto Pendolaria 2025 di Legambiente", afferma la senatrice del Partito Democratico Ylenia Zambito

Questo il comunicato integrale

"Nella ricerca condotta – prosegue la parlamentare dem –, emerge che nell’ultimo report di ottobre 2024 la linea sia stata la peggiore in affidabilità fra quelle toscane, congestionata da treni merci e regionali, con le concentrazioni su Firenze dell'alta velocità che rende saturo lo snodo nella città capoluogo. I riflessi sono evidenti sul resto della tratta fino a Pisa, nella quale all'altezza di Empoli si inserisce la linea che arriva da Siena. Una fragilità, quella della maggiore rete ferroviaria regionale, che ha ricadute pesanti sulla qualità del trasporto della quale pagano il prezzo più caro i pendolari".

"La risoluzione proposta dal rapporto è quella che il Pd porta avanti da anni, ovvero il quadruplicamento di tutta la tratta Pisa-Firenze, che a quel punto renderebbe possibile una maggiore velocità del collegamento tra le due città e le stazioni presenti sulla linea, ma purtroppo – puntualizza la Senatrice –,  nel contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rfi 2022-2026 non sono stati inseriti gli interventi relativi alla tratta ferroviaria Empoli-Pisa. Al ministro Salvini, che aveva promesso di realizzare le opere necessarie quando intervenne a Confindustria nell'aprile 2023, era stata indirizzata un'interrogazione parlamentare della quale ero prima firmataria: avevo chiesto con i colleghi Parrini e Franceschelli quali iniziative urgenti volesse intraprendere per correggere tale mancato inserimento, ma non c'è mai stata risposta".

"E inoltre – continua – non sono state fornite le ragioni del perché l’indirizzo del Ministero diverga rispetto agli impegni sottoscritti e alle dichiarazioni che al tempo diffuse Salvini a mezzo stampa sul collegamento veloce Firenze Pisa e il quadruplicamento della tratta Empoli-Pisa. Salvini doveva anche chiarire se fosse prevista la realizzazione dell'ultimo miglio ferroviario tra il porto di Livorno e la rete interportuale, la quale consiste nel collegamento dell'interporto Vespucci con le linee ferroviarie Pisa-Vada e Firenze-Pisa, snodo fondamentale per il traffico merci. Insomma i soldi messi dal precedente governo anche con l'aiuto dell'allora segretario Pd Enrico Letta, sia per la Pisa-Firenze che per l'ultimo miglio della linea fino a Livorno, sono stati tolti dal governo Meloni”.

"Per non parlare del silenzio assordante dei leghisti toscani e pisani, sindaco Conti e deputato Ziello per primi, che evidentemente pur di non pestare i piedi al loro capo partito, mettono al secondo posto l'interesse del territorio e dei tanti e delle tante pendolari che fruiscono della rete", conclude Zambito.

 

Firenze-Pisa (nel rapporto Pendolaria di Legambiente)

I 100 km della ferrovia Leopolda, aperta fra 1844 e 1848 per collegare Livorno a Pisa e Firenze, non sono soltanto parte di una delle linee ferroviarie più longeve d’Italia, ma ancora oggi l’ossatura dell’intero sistema ferroviario toscano.

Tutti i collegamenti fra la costa (Livorno, La Spezia, Massa, Viareggio, Piombino ed Elba, Grosseto) e l’entroterra toscano passano dalla Firenze-Pisa, stante il fatto che è l’unica ferrovia a doppio binario fra la costa della penisola, compresa quella Adriatica, e la dorsale Milano-Roma.

Nella fascia appenninica fra Genova e Roma non esistono altre infrastrutture con tempi di percorrenza inferiori all’ora per raggiungere i centri della dorsale.

Questo si riflette in un traffico intenso e nell’eccessiva centralità di questa linea: se si ferma la Firenze-Pisa, si ferma tutta la rete ferroviaria della Toscana – e non solo. Nell’ultimo report disponibile di ottobre 2024, la linea è stata la peggiore in affidabilità fra quelle toscane, primeggiando anche su linee storicamente difficili come la Firenze-Arezzo-Foligno/-Roma.

La linea infatti è utilizzata da merci, regionali e anche alta velocità, e vi si innesta anche la linea da Siena, che la utilizza da Empoli a Firenze. Inoltre, la linea trova nel nodo saturo di Firenze il suo ulteriore punto debole.

Quest’anno, con le difficoltà della rete ferroviaria italiana, si è notata tutta la fragilità di una rete regionale tutta incentrata sulla ferrovia Leopolda: ritardi nel nodo di Firenze (che si riverberano anche sulla Firenze-Roma e sulle altre linee del nodo), blocco totale della stazione di Empoli (che costringono i treni da Siena a rimaner fermi nella campagna a Ponte a Elsa), cancellazioni e ritardi.

Per risolvere questa situazione, è necessario procedere su due fronti: da un lato, quadruplicare tutta la ferrovia da Firenze a Pisa (l’unico tratto di quadruplicamento attivo ad oggi è dal Bivio Donnino a Montelupo) e attivare nuovi sistemi di circolazione a Firenze (compreso il segnalamento ERTMS HD che permetterebbe di aumentare i treni sul nodo); dall’altro, potenziare gli itinerari alternativi (prima fra tutte la Firenze-Pistoia-Lucca, ancora a binario singolo per ritardi nei lavori e litigi condominiali dei consiglieri comunali di Montecatini e Pescia).

 

redazione.cascinanotizie