Cobas Scuola Pisa: "Distinguere le occupazioni dalle vandalizzazioni"

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 23 Dicembre 2024

Da una parte è emersa la "consapevolezza politica perduta", dall'altra il "nichilismo individualista"

È certo che l’occupazione di una scuola, non sia necessariamente, inevitabilmente, anche una aggressione vandalica.

Dopo i fatti di cronaca registrati presso alcuni Istituti scolastici superiori occupati di Pisa e Cascina, il dubbio, però, può anche palesarsi, soprattutto se spinto dalla mala informazione dei media e delle diverse parti politiche.

I Cobas Scuola di Pisa, entrano nel merito della questione, e pubblicano un comunicato che vuole “distinguere le occupazioni dalle vandalizzazioni”.

Un comunicato, che allo stesso tempo, premia il lavoro profuso dei Collettivi studenteschi, “che ha prodotto una piattaforma ampia e articolata, toccando sia tematiche scolastiche che più generali” e si abbatte sulla natura nichilista ed individualista, “piena di rabbia”, dei vandali.

LEGGI ANCHE

Pesenti occupato: la conta dei danni fa rabbrividire. "Dimostrazione di disprezzo che ci addolora e disgusta"
Pesenti occupato, via il Collettivo: "Ci dissociamo dai violenti e dai danni procurati"
Il Consiglio d'Istituto del Pesenti di Cascina: "Si dialogo, no occupazione"
Istituto Pesenti di Cascina occupato
"Fratelli d'Italia e Azione Studentesca condannano i vandalismi in alcuni istituti scolastici di Pisa
Gli studenti e le studentesse del Liceo Buonarroti: "L'occupazione è solo l'inizio"
A Pisa occupati il Liceo Buonarroti ed il Liceo Dini
Assistenza specialistica scolastica per le superiori: a Pisa mancano 700 mila euro
Contro i tagli all'assistenza specialistica, già mille firme per la petizione on line
Assistenza specialistica per disabili nelle scuole superiori, la Provincia fa la sua parte
Collegio Docenti IIS Galilei Pacinotti di Pisa: "Rivogliamo tutte le ore per l'assistenza specialistica ai disabili gravi"

 

Ha scritto Cobas Scuola Pisa.

MOVIMENTO STUDENTESCO: DISTINGUERE LE OCCUPAZIONI DALLE VANDALIZZAZIONI

Le occupazioni di alcune scuole della città nelle settimane scorse - che hanno seguito la mobilitazione e la manifestazione cittadina  unitaria promossa da studenti associazioni sindacati di base contro la manovra finanziaria e l'economia di guerra - sono state considerate positivamente dai Cobas Scuola di Pisa.

Nelle settimane che hanno preceduto la giornata di sciopero del 29 novembre, nella stessa giornata di manifestazione cittadina e nelle contestuali assemblee studentesche  è emerso un nuovo spirito combattivo e una consapevolezza politica perduti da molto tempo.

La scelta delle occupazioni si è dunque sviluppata nel solco di quella crescita e maturazione politica del movimento studentesco, e nello specifico dei Collettivi, che ha prodotto una piattaforma ampia e articolata, toccando sia tematiche scolastiche che più generali.

Altre occupazioni che sono seguite non hanno mostrato la stessa maturità e capacità di gestione, ma hanno piuttosto fatto emergere gli spiriti selvaggi e vandalistici di una generazione sempre più marginalizzata, piena di rabbia e improntata al nichilismo individualista.

Le immagini che circolano da alcune scuole di Pisa e Cascina non mostrano alcun progetto politico o di costruzione di una opposizione sociale, quanto piuttosto un abissale vuoto culturale e di prospettiva.

Gli unici riferimenti "ideologici", se vogliamo definirli così, sono al nazifascismo (svastiche sui muri o sui pavimenti) e al Fascismo o a Mussolini. Certo non ci aspettiamo, da chi pensa che questi siano simboli da propagandare, un confronto civile, ma riteniamo fondamentale comprendere le differenze politico-culturali tra le componenti studentesche.

Perciò vogliamo evidenziare che le occupazioni possono significare la riappropriazione, e la conseguente cura, degli spazi scolastici di tutti studenti e studentesse, perché le scuole sono beni comuni che vanno gestiti collettivamente contro l'idea aziendalista dominante.

Riteniamo pertanto necessario distinguere e non confondere le modalità di azione di coloro che hanno scelto l'occupazione come lotta basandosi su analisi e proposte politiche elaborate e condivise, da quella di chi insegue l'azione spontaneistica, senza controllo, troppo spesso virata in atti vandalici contro il patrimonio comune della scuola pubblica.

 

redazione.cascinanotizie