La qualità dell’aria a Pisa: bocciata la proposta per nuove centraline di monitoraggio

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 28 Dicembre 2024

A richiederle era stata "Una Città in comune"

La questione della qualità dell’aria a Pisa torna al centro del dibattito, sollevata da cittadini e cittadine che chiedono interventi concreti per affrontare un problema ritenuto ormai non più rinviabile. Il gruppo consiliare di "Una Città in comune" ha presentato un emendamento al bilancio preventivo 2025, proponendo di destinare 100 mila euro all’acquisto e all’installazione di due centraline di monitoraggio nei quartieri di Porta a Mare e Riglione-Oratoio. L’iniziativa mirava a dare seguito a una mozione di iniziativa popolare, promossa anni fa dal circolo di Rifondazione Comunista di Porta a Mare e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.

Tuttavia, la proposta è stata respinta dalla maggioranza guidata dal sindaco Michele Conti, senza che venissero fornite motivazioni specifiche. “La destra ignora una situazione sempre più grave e urgente da affrontare”, accusa il gruppo consiliare, denunciando un approccio definito “negazionista” rispetto all’emergenza climatica. Fino al 2007, Pisa disponeva di sette centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria. Oggi ne restano attive solo due: una in via del Borghetto e una nel quartiere de I Passi. Una riduzione drastica che, secondo "Una Città in comune", impedisce di avere un quadro dettagliato della situazione e ostacola l’attuazione di politiche efficaci per migliorare la qualità dell’aria.

La conoscenza è fondamentale: “Sapere cosa respiriamo è il primo passo per garantire aria pulita e salute alla città”, sottolineano i consiglieri. Negli anni scorsi, il gruppo è riuscito a ottenere finanziamenti per un’indagine epidemiologica svolta dal CNR, che ha portato alla chiusura dell’inceneritore di Ospedaletto. L’indagine epidemiologica ha evidenziato l’urgenza di installare nuove centraline di monitoraggio, posizionate strategicamente e adeguatamente tarate, per raccogliere dati capillari e costanti sulle diverse fonti di inquinamento atmosferico. Queste informazioni sarebbero essenziali per sviluppare strumenti e politiche volte a tutelare la salute della popolazione.

“Occorre investire più risorse per avere un quadro conoscitivo dettagliato della qualità dell’aria in città, sulla cui base ripensare complessivamente le politiche della mobilità”, spiegano i rappresentanti di "Una Città in comune". La proposta di destinare fondi per nuove centraline era sostenuta anche da comitati di quartiere, associazioni ambientaliste e cittadini, che chiedono maggiore trasparenza e informazione sulla qualità dell’aria.

La Giunta Conti, opponendosi alla proposta, conferma una linea che "Una Città in comune" definisce come mancanza di volontà politica nel riconoscere e affrontare l’emergenza climatica. Nonostante le richieste di interventi concreti, le risorse per il monitoraggio dell’aria continuano a mancare nel bilancio comunale. Il gruppo consiliare promette di proseguire la sua battaglia per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica: “Per noi la lotta continua. Non smetteremo di chiedere tutele e sicurezza per i cittadini e le cittadine di Pisa”.

massimo.corsini