Cultura, turismo e sport alla Pisamo, ma senza personale
Lo denuncia il gruppo politico "Una Città in Comune" che critica anche le giunte di sinistra di Calci e Vecchiano che hanno votato a favore del cambio di statuto di Pisamo
Questo il comunicato integrale
Pisamo: dal primo gennaio il trasferimento delle funzioni per turismo, cultura e sport ma non c'è il personale
Dal primo gennaio, con delibera approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale, nelle scorse settimane, le politiche turistiche, culturali e sportive del Comune di Pisa passeranno a Pisamo.
Un'esternalizzazione inaudita contro la quale ci siamo battuti poiché, tra le altre cose, è inspiegabile il nesso tra gestione delle attività della “cultura” e del "turismo" con quelle della “mobilità".
E' una scelta che si ripercuoterà sulla città e sui dipendenti, vanificando un patrimonio di competenze e professionalità che si è costituito nel corso degli anni.
Nei fatti questo passaggio di funzioni sarà possibile anche grazie al voto favorevole delle maggioranze di centrosinistra dei consigli comunali di Calci e di Vecchiano che hanno approvato in queste settimane le modifiche dello Statuto di Pisamo richieste dal sindaco Conti. Il fatto che i 2 Comuni abbiano piccole quote della società non giustifica in alcun modo l'assenso a tali politiche. A ciò si aggiunga il paradosso che a Pisa il centrosinistra ha votato contro le modifiche dello statuto di Pisamo. Servirebbe un pò di coerenza e invece dove si governa si sostiene la linea politica del centrodestra, dove si è all'opposizione ci si dice contrari a questa scelta.
Ma non solo. Ad oggi non risultano assunte le 2,5 unità previste nel piano economico finanziario per la gestione di questi eventi e servizi da parte di Pisamo, a partire da quelli turistici; consultando il sito di Pisamo non sono neanche state pubblicate le selezioni del personale. Ancora una volta -come abbiamo denunciato sin dall’inizio- siamo di fronte ad un’operazione di smantellamento delle funzioni del Comune anche al fine di recuperare risorse per far quadrare il bilancio preventivo 2025 del Comune di Pisa; lo confermano i tagli alle tre direzioni proprio per lo spostamento di queste funzioni alla società in house. Su questo ancora una volta manca qualsiasi chiarezza e trasparenza.
Da un lato si profila un preciso modello di governo da parte di Conti per accentrare a sé le decisioni, liberandosi nei fatti di assessori, partiti e dirigenti, un modello in cui l’opacità e la mancanza di qualsiasi forma di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza sono i tratti salienti. Ma al contempo si profila un modello di Comune fondato sulle esternalizzazioni che la Giunta Conti sta portando avanti in tutti i settori (dai cimiteri, al centralino, al ritiro dalla Società della Salute etc).
Siamo totalmente contrari a questa operazione sia nel merito sia per il metodo con cui è stata condotta: una scelta che dimostra ancora una volta come per la Giunta Conti le politiche culturali e turistiche siano un peso di cui disfarsi, provando a gestire le società in house a proprio piacimento.
Per tali ragioni continueremo, in tutte le sedi, ad opporci a tale progetto.
Una città in comune