Sequestro alla ex cartiera di Rigoli: proseguono gli accertamenti della Procura
Indentificate sette persone grazie agli appostamenti in borghese
Dopo il sequestro del cantiere all'ex cartiera di Rigoli, avvenuto a seguito dei controlli che avevano rilevato l'assenza di titoli edilizi, nella giornata di ieri sono stati effettuati i primi accertamenti tecnici delegati dalla Procura della Repubblica di Pisa alla Polizia municipale di San Giuliano Terme.
“Il sequestro è scattato dopo l'intervento della Polizia municipale, a seguito di segnalazioni che evidenziavano potenziali irregolarità poi confermate dai controlli”, ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Filippo Pancrazzi. L'ex cartiera, in disuso da anni e riacquistata nel 2015 da una società della provincia di Treviso, era oggetto di lavori di demolizione senza autorizzazioni.
L'operazione, condotta anche con appostamenti in borghese, ha portato all'identificazione di sette persone. Sul posto sono intervenuti il Nbcr dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri forestali e l'Arpat. Le ispezioni hanno escluso la presenza di radioattività e vapori nocivi. Arpat ha avviato la catalogazione dei rifiuti presenti, il cui smaltimento spetterà alla proprietà. Le indagini, coordinate dalla Procura di Pisa, proseguiranno nei prossimi giorni, mentre il Comune ha annunciato che seguirà gli atti dovuti, ribadendo l'impegno per la legalità, la tutela dell'ambiente e della salute pubblica.