Cascina, il vicesindaco Michele Parrini si autosospende. Stoccata a Ceccardi, ecco le motivazioni

"Ho sempre avuto ben chiaro il mio ruolo di vice, quindi mai e poi mai mi sarei permesso, e mi sono permesso, di assumere iniziative senza il consenso del sindaco o senza essere certo che fossero state comunque condivise".

Con un post pubblicato sulla propria pagina facebook, Michele Parrini mette le carte in tavola e districa la complessa vicenda che lo ha portato all'autosospensione dalla carica di vicesindaco del Comune di Cascina.

Parrini pubblica allo stesso tempo la lettera inviata alla giunta e al segretario politico di Progetto Cascina in data 6 luglio 2017 (che alleghiamo integralmente in pdf) e un altro documento intitolato "Il rispetto per le persone e per le istituzioni, i fatti e la politica nelle motivazioni della mia autosospensione dall'incarico di Vice Sindaco" con le motivazioni della scelta presa (che alleghiamo integralmente in pdf).

All'origine dell'autosospensione di Michele Parrini dalla carica di vicesindaco, gli attriti nati con la sindaca Susanna Ceccardi a seguito dell'ultima riunione in Prefettura, in cui "in sede pubblica - scrive Parrini - ad un tavolo tecnico dove tu mi hai precedentemente autorizzato e accreditato, mi hai di fatto sfiduciato, oltre ad avermi fatto fare la figura del "coglione" di fronte a tutti i partecipanti alla riunione convocata per risolvere la delicata questione emergenziale dei ponti di Lugnano e Palmerino".

Sulla base di questa decisione e in accordo con Progetto Cascina, Michele Parrini intende quindi "avviare immediatamente una verifica della sussistenza delle condizioni per il proseguimento del sostegno a questa maggioranza politica".

Nel documento sulle motivazioni Parrini lancia una stoccata a Susanna Ceccardi: "In politica, evidentemente, si può transare, mediare, negoziare, dire tutto e il suo contrario, può anche darsi, ma il rispetto della dignità delle persone è un bene primario e, per quanto mi riguarda, è stato completamente calpestato".