RSU Remaggi di Cascina, critica con la direzione della struttura

Economia
Cascina
Lunedì, 14 Aprile 2025

Denuncia, ancora una volta, la carenza di personale ma soprattutto non è stata gradita la risposta della direzione del Remaggi che taccia lavoratori e lavoratrici di essere bugiardi

Questo il comunicato integrale

Il contenuto della nota della direzione in risposta alla nostra, in buona sostanza taccia i lavoratori e le lavoratrici di essere bugiardi, esprimendo una posizione  difensiva e auto assolutoria,  che non risponde  alle criticità,  ripetutamente sollevate dal personale.
Una posizione, che  saccentemente  senza un minimo di  analisi  rispetto ai disagi posti dal personale , anziché porgere  sponde di dialogo ,  rilancia uno scontro frontale con i lavoratori .
Siamo consapevoli  del contesto complicato  in cui  operano  le RSA  e  le difficoltà di renderle economicamente sostenibili, ma non accettiamo che le inefficienze organizzative, siano scaricate sul personale.
Gli investimenti  in migliorie fatti dall’ASP, sono apprezzabili, ma purtroppo forse “sfugge” , la grave carenza della componente relazionale, di comunicazione, di confronto e di programmazione.  
Si nega la carenza di organico,  adducendo 300 ore in più di assistenza erogata  nel primo trimestre, quasi a dire che gli operatori erogano  l’assistenza agli ospiti , alla stregua di una pompa di benzina !.
Quando si parla di assistere ospiti fragili e con elevati carichi assistenziali, bisogna fare attenzione ad usare i numeri, che non sempre sono indicatori  della buona qualità del servizio e delle  buone condizioni di lavoro.
Ma evidentemente chi non  conosce il  lavoro quotidiano degli operatori e la complessità degli ospiti, può avere una visione parziale  delle criticità.
Gli ospiti non sono numeri e bisogna considerare che i loro bisogni mutano e crescono  di giorno in giorno e per questo  e per i costi esosi delle rette ,  hanno diritto a ricevere l’assistenza appropriata,  che non sempre  può rispondere ai parametri normativi.
Qualcuno spieghi, cosa significa   quando in turno ci sono operatori in numero inferiore a quello programmato , (ovviamente  riscontrabile dalle timbrature)  , oppure quando una larghissima parte di personale,   ha un accumulo di decine di ore in Banca ore e altrettante ferie residue da smaltire  ?
Oppure perché  a colleghi andati in pensione non gli è stato permesso di smaltire le ferie residue  prima della cessazione del rapporto di lavoro e  men che mai  gli sono state  retribuite ?
Se non è carenza di organico,  allora è  disorganizzazione .
Si dica  invece  pubblicamente  quale è stato l’esito  dell’indagine sul benessere organizzativo del MES , effettuata oltre un anno fa .
Ed i corsi di formazione effettuati, davvero rispondevano  al bisogno formativo, di chi opera in una RSA ?
I numerosi bandi di concorso per OSS ed infermieri ,  perchè non consentono di dare stabilità all’organico, che continuamente invece  è sottoposto ad turn over elevatissimo ?
Davvero tutti coloro che hanno rinunciato ad un posto di lavoro fisso al Remaggi,  sono attratti dalla sanità pubblica , magari anche per un incarico a tempo determinato  ?
Le recenti dimissioni di personale amministrativo,  aggraveranno i carichi di lavoro e le responsabilità  del personale rimasto o ci sarà una nuova assunzione ?
Tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’ASP Remaggi  hanno scelto ed amano il proprio lavoro e continueranno ad operare con  senso di responsabilità e  professionalità .
Avremo voluto risolvere le nostre problematiche attraverso le normali relazioni sindacali e finora non ci siamo riusciti, ma non perdiamo la speranza. E’ però  evidente  che la preoccupazione maggiore della direzione,  è quella di giustificarsi e non quella di risolvere  i problemi  .

 

redazione.cascinanotizie