Nell’80°della Liberazione, l'Anpi ricorda la figura di Piero Elter
L'Anpi provinciale Pisa annuncia le iniziative in vista del 25 aprile 2025 e ricorda la figura di Piero Elter, partigiano e poi docente dell'ateneo pisano
Questo il comunicato integrale
Il 25 aprile del 1945 ebbe fine l’occupazione tedesca. L’Italia ritrovò l’unità. L’anno dopo gli italiani elessero i Consigli comunali, scelsero la Repubblica, elessero l’Assemblea costituente. Le donne votarono e furono elette. Dal 1946, il 25 aprile è la Festa della Liberazione, il Natale laico della nostra democrazia.
Celebriamo l’80° in un momento terribile. La mappa delle guerre nel mondo ci dice che sono in corso 56 conflitti armati. Da oltre tre anni è in corso una guerra nel cuore dell’Europa. In Palestina è in corso il massacro di un popolo. Ogni giorno morti, distruzione, sofferenza. C’è il rischio del ricorso alle armi nucleari. Della catastrofe.
Occorre una grande mobilitazione per far sentire che i cittadini vogliono la pace. Non vogliono il riarmo.
A Pisa dedichiamo l’80esimo della liberazione al ricordo di Piero Elter.
Nato a Cogne nel 1927, a sedici anni fu protagonista della Resistenza in Val d’Aosta. Il 2 novembre 1944, quando i nazisti ed i fascisti repubblichini attaccarono la Repubblica di Cogne, fu a fianco di Sandro Pertini nel drammatico conflitto a fuoco a monte del ponte di Chevril.
Dopo la guerra si laureò in Geologia all’Università di Ginevra. Docente insigne dell’ateneo pisano, è stato Maestro di generazioni di giovani. I suoi studi sono ancora considerati pietre miliari della ricerca geologica.
Scelse di vivere a Calci. Si legò profondamente alla comunità locale perché trovò nel Monte Pisano qualche analogia con le sue montagne. Con sorprendente umiltà, si dedicò all’olivicoltura, all’agricoltura, alla cura dei cavalli.
Per un decennio si impegnò nell’Amministrazione comunale come consigliere e come assessore. Fu apprezzato da tutti per la coerenza, l’onestà intellettuale, la sobrietà nei comportamenti e nel linguaggio. Restò sempre coerente agli ideali che avevano animato il partigiano Dispera’. Se ne andò a 85 anni. Le sue ceneri tornarono a Cogne.
La figura di Piero sia di riferimento per tutti noi.
Bruno Possenti - Presidente provinciale ANPI Pisa