Da oggi il ponte ciclopedonale tra Riglione e Cisanello porta il nome di Ugo Melani
Conti: «Un omaggio a chi ha saputo servire la comunità con costanza e semplicità»
Il ponte ciclopedonale che collega i quartieri di Riglione e Cisanello è stato ufficialmente intitolato a Ugo Melani, storico traghettatore dell’Arno che per 35 anni ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di cittadini. La cerimonia si è svolta questa mattina alla presenza del sindaco Michele Conti, dell’assessore ai servizi demografici Gabriella Porcaro, del parroco di Riglione Don Massimiliano Garibaldi e di numerose autorità civili e militari, oltre ai familiari di Melani e ai rappresentanti delle associazioni del territorio.
*«Con questa intitolazione – ha dichiarato il sindaco Conti – rendiamo omaggio a un uomo che, dal 1945 al 1980, ha garantito un servizio essenziale a una parte importante della nostra comunità. Ugo Melani traghettava persone e merci tra le due sponde dell’Arno, quando ancora non esistevano infrastrutture adeguate. Questo ponte, che sorge nello stesso punto in cui operava la sua barca, è oggi attraversato da centinaia di cittadini e continua a svolgere quella funzione: accorciare le distanze e favorire la mobilità».
Anche l’assessore Porcaro ha sottolineato il significato profondo dell’intitolazione: «Ugo Melani offriva un servizio silenzioso ma fondamentale. La sua barca rappresentava un’opportunità concreta per chi doveva andare a scuola, al lavoro, o in ospedale. Ha incarnato lo spirito di una comunità unita e solidale. La città gli deve gratitudine e memoria».
Il ponte ciclopedonale, inaugurato nel maggio 2023, è lungo 662 metri e largo 4, con due imponenti antenne alte oltre 30 metri. Realizzato in acciaio corten e cemento armato, è accessibile da via Malatesta e dall’area ospedaliera di Cisanello tramite rampe a pendenza ridotta. L’opera rientra in un progetto più ampio di mobilità sostenibile che connette le due sponde dell’Arno fino al litorale.
Ugo Melani, nato a Pisa nel 1920, proveniva da una famiglia di “navalestri” attiva fin dal XIX secolo. Dal dopoguerra fino al 1980 ha traghettato quotidianamente pedoni, biciclette e merci fra Riglione e San Biagio, offrendo un collegamento fondamentale soprattutto per i lavoratori, i contadini e i malati diretti verso l’ospedale di Cisanello. La sua attività cessò con la costruzione del ponte delle Bocchette e l’arrivo dell’automobile, ma la sua eredità resta viva nella memoria collettiva.
Da oggi, il ponte che unisce due quartieri simbolo della città porta il suo nome, a ricordare il valore di chi ha servito la comunità con dedizione, umiltà e spirito di servizio.
Nella galleria fotografica alcune foto del ponte e dell'adiacente parco sulla riva sinistra dell'Arno