Una dura condanna alle minacce di morte a Susanna Ceccardi
La nostra vicinanza alla ex “Leonessa della Piana”
Di Susanna Ceccardi, della sua storia politica, delle sue posizioni, della sua ideologia, dei suoi post e commenti social, dei suoi interventi tv, delle sue esternazioni, continue, si può dire o pensare di tutto.
Sempre, e ci mancherebbe altro, restando nel solco del pacifico dialogo, democratico, non violento e non prevaricatore.
Le offese o addirittura, le minacce di morte, non solo sono bandite dalle regole di buona creanza, ma anche da quelle scritte, normate.
Parole come “Ti giuro che ti ammazzerò troia italiana di merda”, non possono essere tollerate e la speranza è che presto, le autorità di controllo preposte, possano dare un nome e un cognome al signore o alla signora, autori di tale scempio.
Lunedì 19 maggio, Susanna Ceccardi, intorno alle 14, aveva scritto: “Minacce e insulti non mi intimidiranno. Chi vorrebbe zittirmi sappia che continuerò a difendere gli italiani, la libertà di pensiero e i valori sovrani della nostra Nazione. Vergognatevi”.
Una vera vergogna il messaggio inviato alla ex “Leonessa della Piana”, cui va il nostro sostegno, senza se e senza ma.
La mattina di martedì 20 maggio, anche l’assessora regionale Alessandra Nardini, con un comunicato stampa, ha voluto far sentire la propria vicinanza a Susanna Ceccardi.
“Politicamente – ha scritto Nardini - non c'è niente che mi accomuni a Susanna Ceccardi. La pensiamo all'opposto su tutto e la battaglia politica tra noi è sempre stata durissima.
Da avversaria, voglio però esprimere la condanna più totale per le inaccettabili minacce e le frasi sessiste di cui è stata bersaglio, riportate oggi dalla stampa.
Ho vissuto anche io episodi di questo tipo e so bene come ci si sente.
Non è tollerabile che si usino questi mezzi per colpire una donna impegnata in politica, mai. Sono una persona sempre in prima linea nel combattere ogni forma di sessismo e nel condannare senza riserve quando una donna viene trattata diversamente da un collega uomo.
Questo vale anche per Ceccardi, con cui mi auguro di poter continuare a scontrarmi duramente per le nostre opposte visioni del mondo, ma in un campo libero da queste derive intollerabili”.