60esimo anniversario Casa del Popolo Castelfranco di Sotto
Fu l'Onorevole Emanuele Mancuso della segreteria nazionale del PCI ad inaugurare la Casa del Popolo il 1 maggio del 1965
Era il 1° maggio 1965 quando un corteo di bandiere rosse, anticipato dalle note della filarmonica e chiuso dagli immancabili trattori addobbati con cartelli e slogan politici prendeva le mosse da piazza XX settembre e raggiungeva la via provinciale Francesca, a poche centinaia di metri dal centro storico, dove sorgeva l’edificio che da allora avrebbe ospitato la Casa del Popolo.
L’avevano costruita - mattone dopo mattone - decine di volontari. Iscritti, simpatizzanti, militanti delle organizzazioni di sinistra si erano alternati la sera dopo il lavoro, incuranti del meteo, ma soprattutto desiderosi di restituire uno spazio che raccogliesse le diverse anime della sinistra e del sindacato, sfrattate dalla sede di corso Bertoncini (dove adesso sorge la caserma dei Carabinieri), quella che un tempo era la Casa del fascio e che subito dopo la Liberazione venne simbolicamente trasformata nella sede delle organizzazioni della sinistra.
A tenere a battesimo la nuova Casa del Popolo, insieme al sindaco socialista Tancredi Banchini e ai dirigenti locali del sindacato e dei partiti, c’erano l’on. Emanuele Macaluso, figura di spicco della segreteria nazionale del PCI, e l’onorevole Leonetto Amadei, del PSI. Una folla si riversò all’interno dei locali subito dopo il taglio del nastro, segno della forza elettorale e del seguito popolare di cui allora godeva la sinistra anche a livello locale: alle ultime elezioni politiche che si erano tenute due anni prima (e dove aveva votato il 96% degli elettori) PCI e PSI avevano ottenuto il 49,7% dei consensi dei castelfranchesi. Numeri che ci riportano a quella “provincia rossa” cui ha dedicato gran parte dei suoi studi il compianto professor Mario Caciagli.
Da allora la Casa del Popolo di Castelfranco ha saputo essere un punto di riferimento culturale, ricreativo, politico e sociale per tutta la comunità della sinistra castelfranchese. Al suo interno hanno trovato sede partiti (PCI - PDS - PD), sindacati (CGIL), associazioni sportive e tutte quelle realtà che un tempo si sarebbero definite “associazioni collaterali”, legate comunque ai partiti di sinistra, e che oggi più in generale sono la testimonianza di una ancor relativa ricchezza del tessuto sociale locale. In questi sessanta anni sono centinaia le iniziative svolte: dai congressi di partito al torneo di scacchi, dalle gare di pattinaggio ai tornei di bocce, dalla ormai famosa Sagra del porcino e della chianina al festival Backdoor che ha ospitato musicisti da tutto il mondo.
Proprio per celebrare quella storia, le persone che l'hanno resa possibile, ma soprattutto per rinnovare l'impegno a fare ancora di questo spazio un luogo aperto di incontro e costruzione del futuro secondo quegli stessi ideali, il Consiglio Direttivo ha deciso di festeggiare insieme alle socie e ai soci con una serie di iniziative che dureranno fino alla fine dell’anno.
Il primo appuntamento sarà proprio venerdì 4 luglio con un programma che prevede una cena popolare (antipasto, primo, secondo, contorno e dolce, 25 euro) e il concerto di Luigi “Grechi” De Gregori, che insieme ad altri nomi noti del panorama musicale come Tiziano Mazzoni, Lorenzo Alderighi e Francesco Bocciardi che ci accompagneranno in un viaggio attraverso la musica italiana d’autore.
C’è tempo fino al 1° luglio per prenotarsi, telefonando ai numeri 0571-1615736 o 340-7117891.