Alan Sorrenti illumina Cascina con un viaggio tra groove e nostalgia
Applausi e balli in piazza per la tappa di “Musicastrada 2025” con un concerto che unisce i grandi successi al nuovo corso artistico. Ma resta qualche riflessione sull’organizzazione
Grande attesa e altrettanto entusiasmo per il concerto di Alan Sorrenti, ospite d’eccezione in Piazza dei Caduti per l’edizione 2025 di Musicastrada. L’icona napoletana ha offerto al numeroso pubblico una performance intensa e coinvolgente, ripercorrendo mezzo secolo di carriera con eleganza e carisma.
Il concerto si è aperto con Giovani per sempre, tratto dall’ultimo album Oltre la zona sicura (2022), per poi virare verso gli anni del cosiddetto “periodo americano”, quello che lo ha reso celebre anche oltre i confini italiani tra la fine dei '70 e l’inizio degli '80. In rapida sequenza sono arrivati brani amatissimi come Donna luna, Per sempre tu e Casablanca, seguiti da una parentesi in lingua napoletana con la dolcissima Sienteme e l’intramontabile Passione.
Il ritmo è poi salito con le sonorità disco-funk di Non so che darei, Kyoko mon amour e la più recente Paradiso beach. Gran finale da standing ovation con Figli delle stelle, che ha fatto ballare l’intera piazza. Nel bis, spazio a un medley trascinante con Love Fever e Look Out (dall’album L.A. & N.Y. del 1979), per chiudere infine con la romantica Tu sei l’unica donna per me.
Sul palco, al fianco di Sorrenti, la rodatissima Cosmica Band: una sezione ritmica di assoluto livello composta dai gemelli Bruno e Bonito Belissimo (alias Giorgetto e Giannicola Maccarinelli) rispettivamente al basso e alla batteria. Completano l’ensemble Ilaria “Boba” Ciampolini alle tastiere e cori, e Giuseppe Spinelli alle chitarre. Un gruppo affiatato e tecnicamente impeccabile, che ha dato nuova linfa anche ai brani storici.
Un concerto da ricordare, dunque, sia per la qualità musicale che per il calore del pubblico.
Ma un piccolo appunto va fatto sull’organizzazione. A differenza di altre tappe della rassegna, dove si è registrato il tutto esaurito con ingressi controllati, a Cascina l’accesso alla piazza era delimitato solo da transenne, permettendo a molti di assistere gratuitamente al concerto dai tavoli di bar e ristoranti affacciati sulla piazza. Nulla contro la musica “per tutti”, ma forse in questi casi varrebbe la pena invertire: eventi a pagamento in luoghi chiusi e gestibili, e piazze libere per gli spettacoli gratuiti.