L'ex Vicesindaco Parrini: sono un uomo di parola

Politica
Cascina
Sabato, 29 Luglio 2017

"Ognuno dice la sua, ecco la nostra versione dei fatti", così esordisce Alfio Turco di Progetto Cascina durante la conferenza stampa successiva all'annuncio della Sindaca di Cascina di aver "dimesso" Michele Parrini da ogni suo incarico.

L'ormai ex, presente al tavolo dei conferenzieri, assieme ad un altro rappresentante della lista civica, Vittorio Ricciardi, annuisce, ricordando come l'anno appena trascorso sia stato un periodo al tempo stesso "entusiasmante ma anche disarmante, soprattutto nell'ultimo periodo".

Sulla vicenda Progetto Cascina ha diramato anche un comunicato stampa dove ripercorre tutto il percorso fatto, partendo dal motivo della presenza della lista a Cascina e del perché decisero di dare il loro appoggio alla Sindaca leghista:

"Prima del ballottaggio abbiamo incontrato entrambi gli schieramenti... da parte dell'allora candidato PD non è stata registrata alcuna apertura verso punti del nostro programma....da parte del centro destra è stata data ampia apertura nell'applicazione di punti di programma di Progetto Cascina... L'appoggio di Progetto Cascina è risultato determinante per la vittoria finale dell'attuale Sindaca vista l'esiguità dello scarto finale (101 voti).

"Non abbiamo sollevato questioni ideologiche, nonostante su molte vicende le nostre coscienze non fossero per niente in accordo con le scelte della maggioranza di centro destra e in alcuni casi lo abbiamo anche esplicitato, vedi Unioni Civili e in ultimo la delibera sul divieto ai camper. Il nostro intento era dare una spinta concreta alla coalizione nel risolvere o almeno affrontare le questioni concrete, lavorare sui problemi.", spiega Turco, "Noi questa crisi non l'abbiamo né cercata, né creata né voluta. "

Infatti, si legge ancora nel comunicato:

"Alla mole di attività messa in campo da Parrini, da un certo momento in poi , non ha corrisposto l'attuazione di misure e provvedimenti... non è stato possibile vedere concretizzate le soluzioni che i cittadini aspettano ed aspettavano dalla nuova Amministrazione, vedendo però attuare con corsie preferenziali politiche di bandiera ed ideologiche."

"Addirittura dopo l'autosospensione abbiamo incontrato  la Sindaca da cui era emersa la volontà di valutare una proposta della lista finalizzata a riaprire una nuova fase di collaborazione".

"Invece apprendiamo in diretta dal Consiglio Comunale che il nostro Parrini si sarebbe dimesso. Niente di meno vero, lui non ha mai dato le sue dimissioni, e a distanza di poche ore ecco arrivare l'ordinanza sindacale che revoca la nomina a Michele e Vice Sindaco viene nominato Rollo, altro esponente della Lega", spiega Turco.

"A dimostrazione di come la maggioranza sia solo a trazione Lega che sembra usare Cascina come bandierina da mostrare a livello nazionale. "

e nella nota data alla stampa si legge che

"La Sindaca intende portare avanti una sua personale linea, senza aperture o collaborazioni con le altre forze che la sostengono chiudendo ancora di più il recinto attorno al suo partito." 

E di fronte alla domanda se secondo loro questo è il segnale di una sorta di "commissariamento leghista" dell'azione amministrativa a Cascina, Turco risponde: "Abbiamo anche noi evidenziato un indirizzo politico esterno alla Sindaca, d'altra parte il Capo di Gabinetto non è del territorio, viene tre giorni alla settimana a Cascina come può pensare di cercare di risolvere le nostre problematiche e non a caso le vicende cascinesi assomigliano molto a quelle che sono accadute recentemente a Padova. I temi di bandiera, come già detto, sembra avessero il sopravvento rispetto alla risoluzione dei problemi effettivi di Cascina e noi speriamo che le sirene politiche del 2018 non confermino quanto da noi percepito in questo anno di legislatura e la portino a guardare verso Roma, tradendo il mandato elettorale, le attese dei cittadini e la città."

"Sulle vicende di bandiera, come diceva Turco, personalmente ho preso tanti schiaffi, o deglutito tanti rospi. Ma se questo comunque voleva dire continuare onestamente ad affrontare i tanti problemi che Cascina ha ereditato dal passato, va bene, accetto tutte le sberle di cui c'è bisogno. Questo è stato lo spirito con cui ho affrontato un anno al fianco della maggioranza di centro destra. Un anno entusiasmante per il lavoro fatto con Progetto Cascina nell'incontrare tantissimi cittadini, nel proseguirlo come Vice Sindaco e Assessore, senza mai tirarmi indietro, nonostante tutto. Esperienza infine disarmante per il fatto poi di essere stato tacciato di tradimento. Questo non lo accetto. Su questo non transigo, sono un uomo di parola e la mantengo, e l'ho dimostrato in questo anno di lavoro. Sono come un soldato. Sapevo di dover dar conto a chi mi aveva dato la sua fiducia." esordisce così Michele Parrini

"Le parole della Sindaca mi hanno veramente fatto arrabbiare (durante la conferenza stampa ha usato un'altra parola). Sono stato pubblicamente screditato, svergognato e nonostante ciò con la mia autosospensione ho voluto ancora dare fiducia al rapporto con la Sindaca e la maggioranza. Vedere che poi, pubblicamente, vengo descritto un uomo che non mantiene la parola data, questo è troppo. "

Dopo queste parole, aver letto i vari documenti, aver ascoltato le varie parti in causa, secondo voi lettori chi ha giocato sulla pelle delle persone? Chi ha cambiato le carte in tavola? Chi ha tradito gli accordi presi ad inizio legislatura? Di chi ci si può fidare?   

luca.doni