Sconcerto e amarezza per la giovane palestinese morta di fame poco dopo l'arrivo a Pisa

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 16 Agosto 2025

L'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana che ha tentato di curarla esprime il proprio cordoglio e amarezza politica nelle parole di Falchi di Avs che la considera un crimine di Netanyahu

 

Questo il comunicato di cordoglio dell'AOUP

Con profondo cordoglio l'Azienda ospedaliero-universitaria pisana comunica la notizia del decesso della giovane palestinese ricoverata nell’unità operativa di Ematologia nella notte tra il 13 e il 14 agosto.
La ragazza, di vent’anni, era arrivata in Italia dalla Striscia di Gaza, accompagnata dalla madre, nell’ambito di un’operazione umanitaria, con un quadro clinico molto complesso/compromesso e
uno stato di profondo deperimento organico. Nella giornata di ieri, dopo avere eseguito i primi accertamenti necessari e iniziato una terapia di supporto, si è verificata un'improvvisa crisi respiratoria e successivo arresto cardiaco che, purtroppo, ha portato al decesso della giovane.
L’Azienda ha comunicato il tragico evento alla Prefettura, che ha prontamente attivato le procedure necessarie per i successivi adempimenti di competenza.
Il Presidente della Regione Eugenio Giani esprime profondo dolore per la perdita della giovane palestinese e solidarietà di tutti i cittadini toscani alla famiglia. "Il Sistema sanitario regionale con il proprio personale, che ringrazio - dichiara Giani - sarà sempre in prima fila per garantire massimo sostegno a favore della popolazione di Gaza".

 

La reazione della politica di un esponente di Alleanza Verdi Sinistra

M.O. Falchi (Avs), la morte per malnutrizione della giovane palestinese ricoverata a Pisa un altro crimine di Netanyahu. La Toscana dia una risposta ferma e concreta, stop alle relazioni con Israele, Le parole di Giani si trasformino in fatti, rinnoviamo la nostra richiesta di un passo indietro, via Carrai da presidente Fondazione Meyer.
 
La morte di Marah Abu Zuhri, la giovane palestinese arrivata all’ospedale di Pisa da Gaza giovedì scorso e spirata ieri in conseguenza della malnutrizione, è vittima di un crimine contro l’umanità. Un crimine che ha responsabilità precise, il governo di Netanyahu, e complicità altrettanto precise: gli Stati Uniti e la comunità internazionale occidentale, incapace di isolare Israele. Marah era stata accolta in Toscana per essere curata, lontano dalla sua terra, Gaza, devastata dalla violenza israeliana. 
Lo afferma Lorenzo Falchi, della segreteria nazionale di Sinistra Italiana e sindaco di Sesto Fiorentino.

Davanti alla fine dell’umanità, a un genocidio che ancora qualcuno si ostina a non voler definire tale, la Toscana, terra di pace, non può permettersi ambiguità -  prosegue il candidato di Avs alle prossime elezioni regionali - Le forze politiche e sociali che si candidano a guidare la Regione devono mettere al centro la pace, evitando ogni ambiguità e mostrandosi capaci di far sentire la propria voce. Apprezzo le parole del presidente Giani, ma è tempo che esse si traducano in fatti. 
Nel riconoscere le responsabilità di Israele nel genocidio in corso, non è credibile annunciare la rottura delle relazioni con quello Stato e poi non avere il coraggio di chiedere un passo indietro a Marco Carrai, console onorario e presidente della fondazione Meyer. Rinnovo l’appello al presidente Giani: è un atto di coerenza e serietà in momento che chiede a tutti noi fermezza e responsabilità. È un tema che poniamo e porremo in tutte le sedi.

 

redazione.cascinanotizie